Albenga: a Palazzo Oddo le muse malinconiche di Alfio Presotto

di Alfredo Sgarlato – Da venerdì scorso fino al 13 ottobre Palazzo Oddo ospita ad Albenga una personale di Alfio Presotto, pittore d’origine veneta autore di una ricerca sul volto e il corpo femminile. Questi, insieme ai toni oscuri dell’anima, sono i motivi conduttori dell’esposizione “Le ali di Psiche nell’arte”. Ci sono riferimenti espliciti al passato, un’Ofelia preraffaellita mostra sé stessa allo spettatore, figure mitiche e archetipe catturano lo sguardo.

“Spleen” è il titolo baudeleriano di una delle opere più interessanti. Il tratto è nitido (anche tropo per i miei gusti, devo dire), il lavoro sul colore importante, particolarmente gradevole quando gioca sui toni del blu. Scrive Orietta Pinessi del pittore: “Presotto sogna l’immagine mistica dell’arte, e, nel sogno, ne carpisce i movimenti e le connotazioni volutamente ingannevoli”.

Inevitabile parlare di Metafisica di fronte all’opera di Presotto. Ma le definizioni sono sempre limitanti. Molte sono le ispirazioni dell’artista. Sta allo spettatore specchiarsi nei quadri esposti e coglierne la segreta essenza.

“Le ali di Psiche nell’arte” – Albenga Palazzo Oddo fino al 13 ottobre; orari: da martedì a domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

Alfio Presotto Nato nel 1940 a Torre di Mosto, in provincia di Venezia, l’artista ha successivamente frequentato i corsi accademici a Firenze. Negli anni ‘60 si è trasferito a Milano dove, in seguito all’incontro con lo storico d’arte, pittore e letterato Graziosi, ha aderito alla pittura realista. Dal 1969, anno della prima esposizione a Milano, Alfio Presotto ha proposto la sua arte in località nazionali e internazionali, tra cui Parigi, San Francisco, New York. Vive e lavora a Tirano (SO).

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1 Commento

  1. Qualcosa di buono in questa mostra si può anche trovare.Sono presenti sprazzi di buona pittura qua e là.
    Per il resto poche idee e spesso anche mal realizzate.Non mi riferisco al discutibile uso del colore,quelli sono gusti personali,ma ad alcuni grossolani errori presenti soprattutto nel disegno della figura umana.

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