CHI SIETE? DOVE ANDATE?… UN FIORINO!

di Sandra Berriolo – Gli ingauni si stanno preparando. Chi è residente in centro storico si precipita a farsi cambiare l’indirizzo sulla carta d’identità, facendo scrivere “Lusignano” o “Salea”. Chi ha un negozio prenota una crociera o quattro giorni a Pompei; chi ha un magazzino sta già tirando fuori gli sci e la tanica per la benzina di scorta e se li porta a casa. In Parrocchia hanno già sospeso funerali e novene, tutto rimandato a data da destinarsi. Cercate di morire entro domani perché da giovedì al funerale ci sareste da soli.

Il problema ovviamente è il braccialetto che nessuno vuole. E poi il Fiorino che l’Amministrazione chiederà come pedaggio doganale per il transito pedibus calcantibus o in groppa al suo mulo a chiunque cercherà di valicare le porte della città da giovedì. In pratica: quelli che abitano o lavorano in centro storico stanno cercando di scappare; quelli che non ci abitano o lavorano sperano di non andarci.

Io ho il medico di famiglia in centro storico e un papà anziano fuori dal centro storico: che faccio se ho bisogno? Opzioni. Papà prende la residenza, gli danno il braccialetto e poi magari non ha bisogno del dottore; il dottore apre uno studio volante in Piazza del Popolo, magari sotto un gazebo; il dottore, che non è di Albenga, prende la residenza a casa di mio papà. Infatti come farà ad andare a lavorare senza il braccialetto o senza pagare il Fiorino?

Comunque io per non saper né leggere né scrivere (d’altra parte nel Medioevo quanti sapevano leggere e scrivere?) se dovrò andare in centro storico in biblioteca o a cambiare la pila dell’orologio, a comprare un regalo per un compleanno o a prendere un caffè con un’amica, alle Porte dirò che son di un altro Contado, quindi ignoro le regole di codesta Villa e dopo aver viaggiato lunghi giorni a cavallo mi accamperò alla stazione di cambio fuori le mura, sperando di non prendermi la malaria e il tifo, in attesa che vengano giorni migliori.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

16 Commenti

  1. grazie a tutti (l’importante è parlarne, appunto, e soprattutto democraticamente liberi). Però stamattina pensavo: Albenga è un pò diversa da altre realtà dove si fanno manifestazioni simili. Mi spiego: se anche chiudo Finalborgo i servizi importanti sono a Finale Ligure, se anche chiudo un paesino (nomi a caso: Badalucco, Mendatica, ecc) per un fine settimana, i servizi importanti ed essenziali la gente li dovrebbe comunque andare a prendere altrove (farmacie, professionisti di vario tipo, alimentari tipici…). Era solo uno spunto di riflessione…

  2. @albium: che c’entra la politica e dove lo vede un riferimento?Boh! Tant’è che il riferimento ha dovuto per forza mettercelo lei.
    Per una volta quoto Giustiziere: spesso abbiamo forti divergenze, ma in questo caso ha colto il senso della mia osservazione alquanto coincisa.
    @zio jo: faccia un po’ come le pare; di questioni di principio ultimamente se ne vedono anche troppe, spesso a sproposito.

  3. i braccialetti sono previsti per i residenti e per lo “staff”. Per quattro giorni io, che non sono residente ma ho uno studio nel centro storico (su cui pago i tributi al comune di albenga) devo pagare per andare a lavorare, magari alle sette di sera???? all’ufficio preposto hanno detto ad un mio collega che il braccialetto in questo caso non lo possono dare. E poi con faccia stupita (o stupi …da?) hanno chiesto: “perchè lei lavora anche dopo le sei di sera??? che menti sopraffine in questo Comune!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. come diceva qualcuno più colto di me… ” bene o male l’importante è che se ne parli ” e grazie alla sempre sagace sandra e al rissoso borea il risultato è stato ottenuto!!!!

  5. Sandra bravissima come sempre non curare di quelli il cui senso dell’umorismo è inversamente proporzionale all’arroganza

  6. Grandissima Sandra, ricordati di pagare il fiorino ogni volta che entri ed esci, che se no le guardie ti mettono alla gogna e rischi di essere processata ed impiccata sulla pubblica piazza!

  7. Grande Sandra,
    è possibile che qualcuno debba sempre trovare argomenti di politica nei tuoi racconti (Pelox)

    Volendo fare invece della satira politica:
    Invece del braccialetto o tatuaggio l’hanno prossimo propongono di tatuare a fuoco il sole della padania per dimostrare che tutti i residenti in centro storico sono PADANI eheheh

  8. I miei genitori abitano nel centro storico.Mia mamma ha appena ritirato il braccialetto-lasciapassare e me lo ha mostrato.E fatto di carta.sì,avete capito bene,carta,neanche tanto spessa.La chiusura è adesiva,quindi una volta messo non si può più levare.I braccialetti vanno indossati alle 18:00 di giovedì e tolti nella notte tra domenica e lunedì,per un totale di circa 80 ore.In questo lasso di tempo sconsiglio ai possessori di tale braccialetto di: lavorare,lavare i piatti,fare la doccia,andare al mare.
    Per l’anno prossimo consiglio agli organizzatori di applicare un tatuaggio sull’avambraccio dei residenti,è più comodo.

  9. @Pelox questione di principio. E poi siamo sicuri che il sindaco abbia l’autorità per fare una cosa del genere? Se voglio entrare senza pagare che fanno mi arrestano?
    E comunque di questi tempi controllo anche il singolo euro!
    Saluti

  10. Se si intende far tesoro delle esperienze vicine, fà testo il Viaggio nel Medioevo di FInale Ligure Borgo ove è opportuno attingere. Non ci vedo nulla di strano nel far pagare per spettacoli e manifestazioni organizzate che sono un costo.
    … Se iniziamo così adesso che siamo all’inizio non combineremo mai niente.
    Si paga 1 euro e via…

  11. Non è cosa di poco conto. Ricordo che in centro storico c’è una Cattedrale (oltre ad altre chiese/oratori) e la libertà di culto è sancita dalla nostra Carta Costituzionale. Voglio proprio vedere se devo pagare per andare a messa (anche se fosse €1,00).

  12. tutta la solfa la stanno facendo gli altri, prima di me. Mai sentito parlare di “ironia” sulle cose di tutti i giorni? Pagate ben più di un euro a volte per sentire comici triti e ritriti! Io qua ci sto gratis!

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