Eppure il vento soffia ancora: Tas di Losanna potrebbe riammettere Pietro Sibello ai Giochi di Londra

di Guglielmo Olivero – Sono giorni, ore (e se li conti anche minuti) difficili per Pietro Sibello, alassino, uno dei grandi protagonisti della classe 49er. La sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra è in forse ed è legata ad un verdetto, atteso tra domani e lunedi, che dovrà emettere il Tas di Losanna, per tradurre la Corte Costituzionale dello sport. Pietro non ha l’idoneità, da parte della commissione medico-sportiva del Coni, per partecipare alle Olimpiadi, causa un angioma che lo ha colpito lo scorso novembre.

Un angioma, come è stato dimostrato da esperti luminari internazionali, di natura congenita e che Pietro si porta dietro dalla nascita. E i cui rischi sono minimi per la pratica sportiva, stimati su un 1 per cento su un milione. Ma nonostante questo per Pietro le possibilità di partecipare ai Giochi sono davvero ridotte. Lo abbiamo sentito questa mattina per Albenga Corsara: «Sono relativamente ottimista. Se penso alla documentazione inviata a Losanna, con il contributo del mio legale, potrei pensare di fare le valigie per Londra. I luminari da me interpellati hanno stabilito la natura congenita dell’angioma, il che, tradotto con parole semplici, significa che mi fa compagnia dalla nascita e da tutta la mia carriera velica. Poi i margini di rischio che sono praticamente nulla, minori, se vogliamo a quelli che corre un ciclista su pista o un pugile. Poi, certo, prende lo sconforto se si pensa a come è stata vista la mia situazione da alcuni medici sportivi italiani che si ostinano a negarmi l’autorizzazione».

Il braccio di ferro sta per finire, la sentenza è attesa per lunedì, secondo le ultime notizie: «Ma il telefono-prosegue Pietro-potrebbe squillare prima. Certo, quello che sarà emesso dal tribunale elvetico sarà un verdetto senza appello. Ma sono sicuro che uscirà una buona sentenza».

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