di Alfredo Sgarlato – (“Elephant” di Gus Van Sant, giovedì 28 giugno Raimovie ore 23, 05) – Difficile indicare il film migliore di un regista come Van Sant, eclettico più di chiunque altro. Si potrebbe scegliere il misurato “Milk”(stesso giorno e canale alle 21), perfetta ricostruzione della Los Angeles anni ’70 con un grande Sean Penn. Oppure i suoi film più barocchi e psichedelici, come “Drugstore cowboy”, “Belli e dannati”, “Cowgirl”, o “Da morire”, col primo ruolo importante per Nicole Kidman.
Io personalmente scelgo “Elephant”(2003, Palma d’Oro e miglior regia a Cannes), liberamente ispirato alla vicenda drammatica della scuola di Columbine, fonte anche per il miglior film di Michael Moore. È un film dai ritmi pacati, in cui i personaggi, tutti adolescenti, attori non professionisti, sono seguiti da lunghe panoramiche circolari, alternando i piani temporali. Guardando il film pensavo alla musica post rock, il frutto più maturo dell’underground americano degli anni ’90. Van Sant, non dà nessuna interpretazione psicologica o sociologica dei fatti: tutti i personaggi sono potenziali psicotici e la follia esploderà nei meno sospettabili.
Con questo film il regista si dimostra uno dei personaggi più interessanti e originali del cinema contemporaneo. E pensare che un critico portavoce della maggioranza silenziosa, lo stesso che stroncava il capolavoro “Vincere” di Bellocchio perché offensivo della memoria di Rachele Mussolini, scrisse che i film di Van Sant gli sembravano delle pure scuse per conoscere dei ragazzini. W la libertà di espressione, ma poi non lamentiamoci se il nostro paese ha perso ogni credibilità e rispetto.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato
bellissimo film, l’ho visto all’Ambra, quando esisteva