IL FANGO VERO

di Guglielmo Olivero – “Sono assolutamente tranquillo. Non ho nulla da temere di questo fango versato su di me”, dichiara Giuseppe Orsi, numero uno di Finmeccanica, indagato per tangenti. “Sono puro come l’acqua, in questi giorni troppo fango gettato di me” fa eco Roberto Formigoni, il Celeste della Regione Lombardia, che scandisce questa frase mentre insulta una giornalista che gli chiede delle precisazioni. Ma lui, che ha preso lezione dal capocomico del burlesque di Arcore, non arretra di un millimetro.

Fango, fango, fango e ancora fango. Accusa di essere stato infangato il tesoriere della Margherita e quello della Lega che proprio non riuscivano a tenere al riparo tanto denaro. E in queste palate di fango nessuno, o pochi, si sono accorti che il fango vero è stato gettato agli artefici della Resistenza al quale oggi va il nostro grazie, indipendentemente da come uno la pensi.  Il fango gettato da chi vuole rovesciare il senso della Storia è quello più pericoloso. Ma che una volta capito e studiato come andarono le cose può essere lavato.  Non come quello dei personaggi sopra citati che, pur facendosi mille docce, magari in una crociera di gruppo, rimarranno sempre sporchi dentro la loro anima.

* Willypediarubrica Corsara di Guglielmo Olivero

1 Commento

  1. Come ho letto da qualche parte: la Resistenza ..CONTINUA!
    Continua e come continua..!!!…
    …Ma no come vorrebbero i post-comunisti avverso i fascisti in un anacronistica prosecuzione di una slavata guerriglia dei tempi nostri.. ridicola e assurda allucinazione per pochi, continua pur non comprendendop bene chi sia oggi il nemico.
    Nemico che oggi si maschera in una moderna veste di una SP.E.C.T.R.E. vellutata, con personaggi in giacca e cravatta. Forse dediti al camouflage (spesso con cappuccio nero) o anche mimetizzati nei panni di qualche apprentemente tranquillo banchiere o potente di turno.
    Ecco la nuova Resistenza, fatta non di pallottole ma di penne (..ovviamente ..griffate!).

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