di Franco Astengo – Lo schieramento (possibile, ma non ancora delineato) del centrosinistra italiano è apparso, in questo fine settimana ricco di appuntamenti tra kermesse e convention (tanto per fare un po’ di esterofilia) percorso da una sindrome personalistica che sta lievitando in maniera esagerata e pericolosa, nascondendo i veri contenuti programmatici che sarebbe necessario mettere in campo al fine di fronteggiare la destra al governo, in questa difficilissima e quasi irrisolvibile situazione di crisi.
Queste pochissime righe contengono, semplicemente, un invito alla riflessione rivolto ai gruppi dirigenti dei partiti (o di quel che ne rimane), agli intellettuali, ai molti che sono ai margini e che non trovano spazi e motivazioni per l’impegno. È necessario superare questo tipo di situazione: le primarie o meglio l’annuncio delle primarie sta diventando davvero un gioco estremamente negativo.
In Italia le primarie rappresentano anche un pericoloso “stacco” rispetto all’essenza della struttura istituzionale dettata dalla Costituzione, perché non è previsto a livello di governo e di presidenza della Repubblica, l’elezione diretta di nessuno e la nostra è ancora una repubblica parlamentare: non siamo dentro a nessuna “seconda repubblica” e stiamo semplicemente imitando il modello dell’avversario che ci ha imposto la logica dell’“uomo solo al comando”.
Occorre costruire, prima di tutto, un impianto programmatico adeguato (ci sono da sciogliere dei nodi fondamentali, in particolare in economia, riassumibili semplicisticamente in una sola domanda: si o no alla lettera della BCE), al riguardo dello stato sociale, in relazione al ruolo delle istituzioni.
In secondo luogo è necessario mettere assieme uno schieramento adeguato sul piano della raccolta delle forze, magari lavorando senza scandalo anche su due piani: quello dell’alleanza politica e quello delle alleanza di governo, con i due piani riuniti da una dichiarazione d’intenti sui valori molto impegnativa, raccolta attorno alla fedeltà ai principi e ai contenuti della prima e della seconda parte della Costituzione.
Le candidature si dovrebbero vedere in seguito, magari compiendo anche un gesto politico di grande importanza, segnalando soltanto pro-forma il candidato della coalizione (imposto da una legge elettorale border-line sul piano costituzionale) e indicando invece come prioritario il valore pienamente politico dell’alleanza che si sarà riusciti a costruire.
Con un accorato appello finale: basta con i personalismi, per favore!
Anche so non appartengo al PD mi sono formato un opinione.
Di Tullio si ritrova ad essere costretto a tornare a fare l’uomo di sinistra, se ancora si ricorda come si fa.
Si perchè oggi a sinistra sono tutti intenti a strapparsi l’un l’altro dalla bocca l’osso che si chiama LIBERALIZZAZIONI E PRIVATIZZAZIONI. Concetti mal declinati che ormai sono diventati la colonna sonora dei post socialisti del PDL, ma loro , almen o tengono fede ai loro ideali craxiani e hanno uno stuolo di amici-degli-am,ici da accontentare.
Nel PD, invece di pensare a RICSTRUIRE LO STATO E LE ISTITUZIONI CHE IL PDL HA EROSO, SI SCIMMMIOTTA IL PDL
Come farà BerrutI ad applicare questi “principi” renziani? COme potrà diventare un privatizzatore di sinistra, per esempio sul tema ATO e acqua?
MAH!
Bersani ha stigmatizzato con precisione il fenomeno Renzi: roba vecchia degli anni 80….appunto roba vecchia DELL’ONDALUNGA ora peraltro ripropost ain salsa PDL. Arrivano tardi i renziani …arrivano secondi. Tutto repertorio degli aziendalisti B-MAN osservanti.
Il rischi dov’è?…E’ nel VUOTO SPINTO CHE SI VERRA’ A CREARE A SINISTRA, DI VALORI E IDEE DI SINISTRA. TUTTI VOGLIONO RINCORRERE IDEALI DI DESTRA, IL PDL FACENDO RICORSO SGLI IMPRENDITORI E IL PD AFFIDANDOSI ALLE COOPERATIVE….CHI POTRA’ PRESENTARSI DAVANTI AL POPOLO ORMAI SENZA UNA RAPPRESENTANZA?
COSA ANDRANNO A RACCONTARE I BIPOLARISTI AL DIPENDENTE O AL PENSIONATO, INTENTI COME SONO AD OCCUPARSI DELLO SMONTAGGIO SISTEMATICO DELLO STATO?
Andrà a fnire che ci penserà qualche neo-fascista che farà risorgere i temi SOCIALI e di STATO ISTITUZIONALE …. !
Saràla destra estrema che dovrà occuparsi di chi spinge il carretto in Italia, dei pensionati e dipendenti? Sarà qualche nostalgico di estrema destra che andrà ad occupare il posto fuori moda prima occupato dalla sinistra?
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA.
Berlusconi è quello che è!!! Questo forse è peggio!!!