CHE ORRORE!

di Sandra Berriolo – Ormai tutti son stati informati del fatto che Halloween è una festa importata, ma che in realtà a sua volta era stata portata in America dall’Europa. E che nasce come festa pagana, per poi essere assoldata nelle tradizioni cristiane. Che nasce come culto positivo dei morti ma anche come monito per i più giovani alla necessità di onorare i cari defunti, nel senso di ricordarne gli insegnamenti. Un senso propositivo: segui le tradizioni della tua terra senza tradirle troppo e lei (loro, i defunti) ti aiuteranno. Oggi tutti la deprecano ma tutti si adeguano. Persino i ristoratori (in particolare le ristoratrici) e le commesse delle cartolerie si addobbano da streghe, a volte col risultato di migliorarsi. Ma come? Prima disprezzi “le streghe” e poi le festeggi? Un tempo la festa più scema era Carnevale, oggi è Halloween. E tanto disprezziamo ciò che subiamo dall’America che persino la mensa scolastica si adegua propinando zucca e carote ai bambini. Vorrei sapere come è andata. In genere non glieli fai scendere in gola neppure promettendo la Play Station. Chissà se le carote della strega stavolta son andate a buon fine?

E poi ci sono le miriadi di manifestazioni: dal film horror ai lanciatori di coltelli, dalle ragnatele ai laboratori di intaglio della zucca, dalla musica dark al menù vomitevole. In effetti, se tutto questo serve a far stare insieme bimbi e adulti, se serve a dimenticare che periodo di orrore viviamo, se aggrega le persone al di là della tv: benvenga!

Ma una domanda mi sorge. Se normalmente accennare alla morte (l’unica cosa sicura della vita) o vedere un funerale a molti fa l’effetto di una dose di lassativo, se ricordare che non sappiamo se domani saremo ancora qui fa toccare gli attributi agli uomini, vedere un gatto nero o essere 13 a tavola rende isteriche le donne, che successo potrà avere la “Sfilata di carri funebri d’epoca” di Ospedaletti?

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

10 Commenti

  1. @Sandra,quando noi eravamo bambini,(un poco di tempo fà!!)vi era la tradizione nel periodo dei morti, andare in processione dopo la messa alla cappella del cimitero con le candele accese,al ritorno noi all’epoca bimbi si correva sui vialetto del cimitero e le fiammelle fatue ci rincorrevano,paura noo!!Dopo di chè si andava a suonare i campanelli di casa e ci offrivano le caldarroste, frutta secca ed alcuni dei dolcetti,ed i piu facoltosi le monetine,ci vestivamo da fantasmini con lenzuola vecchie sistemate alla bene meglio,ma le zucche assolutamente si mangiavano e basta,guai a sprecarle,ora le tardone che si travestono da streghe pensano di fare cosa gradita hai loro figli,mentre i figli pensano che le madri si stiano appropiando di una festa dedicata a loro ,questo rispecchia la voglia negli adulti di divertirsi di evadere, di apparire almeno una volta l’anno, in una veste forse quotidiana nell’animo!! hahahaha

  2. Vedete, tutto inizio’ proprio come dice alfred, a causa della medesima superficialità e leggerezza. Tutto inizio’ come un occasione per una nuova festa…. in rfealtà le implicqazioni sono sottili e subdole: IMPORTARE ALTRA RUMENTA…
    A quanto pare a qualcuno piace la rumenta. Buon appetito!

  3. Stavo riflettendo. . . . . . . ma in Italia chi ha cominciato ad importare la festa di Halloween?

  4. Infingardo ha trovato la miglior definizione e il miglior antidoto al cretinismo statunitense (avete mai guardato bene l’espressione di Bush, padre, e in particolare, figlio?) : CONTRAPPORRE ALLE LORO ZUCCHE VUOTE LA NOSTRA CULTURA CHE IL MONDO INTERO CI INVIDIA e CHE NON BASTERA’ MISTER B PER ANNICHILIRE E DISTRUGGERE. CI POTRAENNO PORTAR VIA TUTTO MA NON LE NOSTRE MENTI.
    Grazie per la puntualizzazione Infingardo!

  5. Halloween non può essere considerato semplicemente un fenomeno commerciale o un secondo Carnevale….. Ci vuole anche un po’ di coraggio. Non bisogna avere paura di ricordare ai ragazzi il significato del periodo dell’anno in cui ci troviamo. Sarà un’occasione preziosa per riscoprire la ricchezza spirituale delle nostre più autentiche tradizioni. Alle zucche vuote, simbolo di Halloween, bisogna rispondere con le zucche piene di una cultura veramente alternativa e controcorrente, che sostituisca il rumore e la confusione di certi fenomeni di massa …

  6. hei ragazzi…calma! anche i nostri genitori e nonni facevano le zucche vuote per metterci la candela! e amavano andare davanti ai cimiteri a vedere i fuochi fatui (ora non si può più, il corpo non è più nella terra quindi non produce gas). Robe da ragazzi, ma con un risvolto psicologico, quindi niente di grave. Quello che mi preoccupa sono le tardone travestite da streghe senza sapere da cosa ne derivi; le trentenni che comprano zucche di plastica per poi buttarle via senza sapere come si cucina il risotto con la zucca vera…

  7. Rumenta importata da quei quattro gonzi din oltreoceano.
    Rumenta, espressione sotto-culturale, della limitatezza in cui vivono quei poveretti.
    Ma non nesci tristi bensì nesci allegri e prepotenti, rei di aver inquinato il mondo con la loro rumenta di ogni tipo:
    rumenta alimentare, rumenta finanziaria. rumenta automobilistica, rumenta ideologica, rumenta atomica ch edisseminano sotto forma di bombette arricchite, rumenta in materia di libertà (i poliziotti del mondo devono intervenire ovunque), rumenta nei modelli culturali economici (il consumismo) , rumenta nel mercato del lavoro ( il precariato deriva dai quatrtro idioti nostrani che hanno declinato il moro turn-over quinquennale), rumenta dei sistemi produttivi (l’insana trovata dell’outsourcing è loro e l’hanno pure abbandonata…noi no..:-), rumenta sanitaria ( i modelli di iper-diagnosticas preventivas sono un fallimento e la sanità privata pure…noi stiamo ancora aspettando che fallisca anche qui la sanità..). RUMENTA UNIVERSALE STATUNITENSE:
    Anche questa bestialità che no ci asppartiene come le zucche vuote ( che sarebbero le loro) è RUMENTA.

  8. Cara Sandra,oggi pur di festeggiare si fa di tutto,il festeggiare in sè e una sorta di svago collettivo oltre che business per alcuni, nell’epoca attuale viene vissuto come distrazione,oltre la Tv,ed il cinema,certo che in Italia si e sempre criticata la festa di Halloween,come festa irriguardosa nei confronti della ricorrenza dei nostri defunti secondo la Santa Chiesa,quindi una festa forse Atea,mi fa specie chi vi partecipa,ma ancor piu chi le organizza,forse tanto Atei non sono,o forse si’?? Quindi vi è un notevole aumento di popolazione Atea,miscredente,o si cerca di esorcizzàre la morte??Màh, non si capisce cosa abbiamo in testa noi Italiani,forse delle zucche vuote.hahahaha

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