Bardineto: cronache cinghiale atto terzo

di Alfredo Sgarlato – (sabato 21 agosto) La serata di sabato comincia con una scoperta: i palchi non sono quattro ma sei! Mi mancano quello del folk, situato proprio all’ingresso, dove si sono esibiti giovani talenti emergenti come Chiara Ragnini e Subbuglio o anziani cantastorie come i Brav’om, amati dal pubblico ungulato quanto i gruppi punk e tecno. E il sesto? Dovrebbe essere afro, un’amica ipotizza sia dove sono i campeggi ma trovarlo è impossibile.

Il giro riparte dal Raindogs con Les Trois Tettons, storica band locale, che non sono tre bonazze ma quattro omaccioni, suonano un classic rock gustoso ed energico, meritevole di maggior notorietà a livello nazionale. La curiosità mi porta al Brixton, nel bocciodromo, è la giornata delle scoperte, mi accorgo solo adesso che c’è un piano rialzato con un’altra mostra. Si tratta del collettivo EVES Virtuale Reale con lavori molto interessanti di disegno, fotografia etc poiché elencarli tutti sarebbe noioso andate al sito www.evesart.it. Salgono sul palco i Blown Paper Bags di Genova trio con tastiere senza chitarra, una new wave tribale e feroce, la rivelazione della serata. Nota: i gruppi di ventenni fanno al musica di quando io avevo vent’anni… forse si esce vivi dagli anni ’80!

Finiscono e cerco di raggiungere il palco principale ma la bolgia è davvero impressionante, si parla di 35.000 persone. In una sera o in totale? Il dato certo è che le tende regolarmente registrate per il campeggio sono 4500 (ma ce n’è altre…). Riesco a seguire i Waves, che come dice il nome fanno musica surf (rock strumentale anni ’60), sfiorando anche certi esperimenti retrofuturisti dei primi ’80. Divertenti. Torno al Raindogs dove ci sono un Mandolin Brothers, altro gruppo di rock americano molto dylaniato. Bravi , ma è un tipo di musica che dopo un po’ mi stufa, allora torno al palco principale dove trovo Spasulati Band, reggae roots da Cosenza, e anche loro bravissimi nel loro genere ma non è il mio genere, torno al Brixton e trovo i Desliver, giovane gruppo punk che ho già visto al primo Maggio.

Approfitto del momento musicalmente statico (per me, si intende, altri saranno entusiasti dei vari gruppi) per chiacchierare con amici e tirare un po’ le somme. Ripensiamo a quando, solo un sei o sette anni fa, Balla coi Cinghiali, era poco più che una festa tra amici, di come stesse diventando una sagra col rock al posto del liscio ed ora sia diventata forse il maggior evento musicale in Italia, visto che il reggae Sunsplash di Pordenone è stato sfrattato. Notiamo come la massa di persone è titanica, eppure non ci sono risse (normali nelle sagre più rinomate), incidenti, molestie. E tutto gestito solo da volontari, ricordiamo che i profitti sono investiti in iniziative umanitarie, borse di studio, progetti sociali. E che soddisfazione sentire musica fino alle 2 e mezza quando persino Springsteen a Milano e gli U2 a Torino sono stati multati per avere superato di dieci minuti il limite delle 23,30!

Da buon ligure un po’ di mugugno ci vuole: negli stessi giorni a Laigueglia c’era un’altra valida manifestazione musicale. Ormai si sa che il weekend dopo ferragosto gli amanti della musica sono a BCC, non si poteva coordinare le date? Il gran finale è affidato ai Motel Connection, progetto parallelo di Samuel dei Subsonica. Li ascolto, vedere qualcosa è impossibile. La massa umana è ormai inverosimile (a mezzanotte continuava ad arriva re gente e non a partire) e molti ballano sui tavoli o sulle spalle degli amici. Musica dance ma di alto livello.

Quando la stanchezza è troppa decidiamo di partire. Al Raindogs ci sono ancora i W.I.N.D. gruppo hard arrivati se non ho capito male da Udine pochi minuti prima di dover suonare. La notte è ancora giovane a Balla coi Cinghiali.

1 Commento

  1. Finalmente un articolo degno di quel che è stato Balla Coi Cinghiali quest’anno.
    Ottima la precisazione su dove andranno indirizzati i profitti e sul fatto che TUTTI sono volontari!

    Per il coordinamente delle manifestazioni col comune di Laigueglia che ci vuoi fare? La gente è così, un cm più in la dal proprio nasi nessuno riesce a vedere niente (e te lo dice un laiguegliese)

    Lorenzo

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