Albenga si mobilita per Tomaso Bruno : vibrazioni d’amore per lui verso l’India

di Mary Caridi – Una città strana Albenga, così chiusa e riservata , a tratti avara  e asciutta , così restia a lasciarsi andare ai foresta,  che la prima cosa che ti vien detta, come per mantenere le distanze, per riserbo e timore  di un possibile attaccamento o una condivisione di suolo è : – “Albenga, chi non c’ha da fare non ci venga” –  All’improvviso come il sole  che arriva dopo un lungo inverno lei  si trasforma nei suoi comportamenti collettivi, divenendo una città straordinaria e assolutamente anarchica. Frutti della sua terra sono i tanti talenti di questa città che dalla semplicità e chiusura trae  la sua linfa per creare arte. In quel riserbo e distacco chi si sarebbe aspettata la imponente mobilitazione per Tomaso?

Nei momenti di vero bisogno Albenga diventa altro da sè.  Sa levarsi il velo della timidezza, sa manifestare amore e affetto e oggi lo fa per il suo concittadino Tomaso provato dalla difficile ” avventura” d’ India  rivelatasi  una tragedia familiare per tre famiglie. Albenga sa abbracciare una famiglia che attende con trepidazione che il suo ragazzo torni a casa. Come non commuoversi davanti allo sforzo organizzativo dei suoi amici?

Allo slancio e all’allegria con cui hanno messo in piedi una serata musicale degna di un tour d’agenzia?

Eccoli i suoi amici in piazza San Michele a vendere magliette, spinare birra a fiumi, per una raccolta fondi e per vivere insieme un dramma che li coinvolge emotivamente.

Il ragazzo che andando via da Albenga , verso Londra e poi attratto da mete mistiche e lontane  oggi vive la prigionia in India, ha scritto una lettera agli amici presenti in piazza. La legge Bobo, quello con le “orecchie a sventola” dice scherzando Geddo in un frammento del video  parodia di “C’è posta per te” e con un postino e presentatore d’eccezione , Alfredo che mostra talento in ogni cosa che fa, dai tavoli del  suo ristorante “Il candidato” direttamente sul palco a interpretare il ruolo di presentatore.

Ecco, sono così gli albenganesi, ricchi di idee e talento e istrionici. Qui dove ogni giornata è spesso noia, nasce il senso dell’arte. Quello dei fieui de caruggi, a dimostrazione di una città che ha dentro sè tanti piccoli fieui di via e quartiere diventati adulti, ma che non hanno mai smesso di  essere bambini, che si sono dovuti arrendere al tempo che modernizza  e cambia tutto , ma che lascia questo popolo ingauno immutato negli anni.

Li vedevi in piazza questi bambini ormai un po’ trafitti dal tempo che li imbianca, ma ciò che si vedeva erano solo gli entusiasmi. Uno sforzo organizzativo impressionante, con tanti gruppi musicali, artisti che si sono susseguiti sul palco per non lasciare solo e senza musica Tommy. Per fargli giungere vibrazioni e incoraggiamento dall’Italia.

” Il mio corpo è ristretto, ma la mia anima è libera, il vostro corpo è libero, ma in fondo – scrive Tommy –  anche le vostre anime sono ferite  , scrive in sintesi dipingendo il sentimento dei giovani, di tutti i giovani alle prese con la crescita in un epoca difficile, ricca di tormento e poche sicurezze. Piazza San Michele ha le lacrime che scivolano agli angoli degli occhi di tutti i presenti che ascoltano le sue parole con commozione e partecipazione umana ed emotiva.

Si fa poeta Tommy nella sua prigionia e visionario e avverte e descrive esattamente quello che “vede” anche a migliaia di chilometri, la sua Albenga che lo ama e che gli invia amore e sostegno.

Caro Frattini che hai scritto una lettera per lui e per noi (letta da Eraldo Ciangherotti che si è attivato presso il Ministero per Tomaso), sappi che noi tutti ti osserviamo e sappiamo che se tu e Berlusconi volete davvero farlo, saprete portare a casa Tommy,  che deve avere un processo regolare e nei giusti tempi della giustizia. I suoi diritti e quelli di Elisabetta sono sacri, sono i diritti di un italiano che all’estero deve diventare per voi politici un corpo sacro d’Italia. Difendeteli come se in India ci fossero i vostri di figli in prigione.

Da Savona sono arrivati a portare solidarietà e sostegno alla famiglia di Tomaso,  il sindaco Berruti e l’ass. Molteni  mescolandosi nella folla, una bella collega Ass. alle pari opportunità  insieme a Ciangherotti. Hanno concretamente dato il loro sostegno numerose attività commerciali di Albenga sponsorizzando la serata.

Da oggi una voce si propaga in  migliaia di voci e appelli. Albenga rivuole il suo Tommy.

2 Commenti

  1. …..dato che i bruno hanno parecchi appartamenti potrebbero benissimo vendersene qualcuno………non vi sembra?? io non do’ nemmeno n soldo…saluti Massa

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