Attacco Marina Militare Islaeliana a navi Ong: presidio a Savona in Piazza Mameli

di Fabrizio Pinna – “L’aggressione israeliana contro la nave di pacifisti diretta a Gaza rappresenta un atto criminale. Un atto di terrorismo di stato, che non può rimanere senza conseguenze. Chiediamo l’immediata sospensione di ogni trattato di cooperazione economica, commerciale e militare, del nostro paese come dell’Unione Europea, nei confronti di Israele”.

Così – tra le prese di posizione più dure dei partiti in Italia – la voce di Fabio Amato, responsabile Esteri del PRC che si sta mobilitando in queste ore dopo l’assalto in nottata da parte della marina israeliana delle imbarcazioni turche Freedom Flotilla dirette a Gaza con a bordo volontari, tra i quali quattro italiani rimasti illesi, di varie associazioni non governative pacifiste e pro-Palestina internazionali. Incidente diplomatico aperto, in primis tra Israele e Turchia, e, al di là delle varie sfumature di tono, orrore, indignazione e critiche a valanga un po’ da tutta la comunità internazionale che ha chiesto allo stato di Islaele chiarimenti sull’accaduto.

Ancora contrastanti le fonti sul numero dei feriti e dei morti, forse una ventina. Dure censure anche nel savonese da parte di Rifondazione e di varie associazioni, dove da anni sono presenti numerosi “attivisti” pro-palestinesi; condanna anche da parte del Circolo ARCI Brixton di Alassio, secondo il quale “L’attacco odierno è da considerarsi a tutti gli effetti una gravissima violazione dei diritti umani, un insulto a tutti coloro che nel mondo, in tanti anni, han regalato la propria vita per la pace, la democrazia e la convivenza civile tra i popoli”.

Parallelamente a una manifestazione che si terrà a Roma alle 17 a Piazza S. Marco – convocata dalla Rete romana di solidarietà con la Palestina – a Savona è stato organizzato, promosso da Le donne in Nero e altre associazione di cittadini ed esponenti di vari partiti, un presidio nel tardo pomeriggio in piazza Mameli, alle ore 18.

1 Commento

  1. Una flotta di navi da guerra con a bordo 6000000 di terroristi arabi islamici, comandati dall’ammiraglio Bin Laden, armati sino ai denti ha teso un’imboscata ad uno sparuto di inermi sopravvissuti ebrei. I poveri giudei sono stati presi a viva forza a bordo delle imbarcazioni ma si sono strenuamente difesi con la fionda di davide e con l’aiuto del buon dio, intervenuto in loro soccorso con schiere d’angeli. Il tutto nelle acque territoriali israeliane, ancora una volta violate dai pirati musulmani. Il mondo intervenga a difendere i giusti eletti, prima che l’Iran scagli le sue innumerevoli testate nucleari sul muro del pianto!

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