{"id":226051,"date":"2019-12-02T11:16:34","date_gmt":"2019-12-02T10:16:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/?p=226051"},"modified":"2019-12-02T13:15:36","modified_gmt":"2019-12-02T12:15:36","slug":"kronostagione14-ottimo-debutto-con-sangue-del-mio-sangue","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/2019\/12\/02\/kronostagione14-ottimo-debutto-con-sangue-del-mio-sangue\/","title":{"rendered":"Kronostagione13: ottimo debutto con “Sangue del mio sangue”"},"content":{"rendered":"\n

di Alfredo Sgarlato<\/strong> \u2013 Inizia ad Albenga la Kronostagione 2019<\/strong> con la rappresentazione di “Sangue del mio sangue<\/em>” una produzione di Kronoteatro scritta da Riccardo Spagnulo e diretta da Maurizio Sguotti. La scena dello Spazio Bruno riproduce un ufficio anonimo, con sedie, armadietti e faldoni; al centro una gabbia trasparente con un ragazzo. Appaiono due giovanotti vestiti di scuro, sembrano persino nazisti, che discutono di banali vicende quotidiane. I giovanotti sono due secondini e il ragazzo, che riceve anche le visite del padre, si confessa: \u00e8 Pierre Riviere, autore di un atroce delitto. <\/p>\n\n\n\n

Il caso Pierre Riviere, diciottenne che confess\u00f2 di avere assassinato madre, fratello e sorella perch\u00e9, a suo dire, maltrattavano il padre, e venne trovato vagante per i boschi sporco di sangue, sconvolse la Francia nel 1835, e divenne pietra di paragone, dopo la pubblicazione del testo di Michel Foucault del 1973 in cui il filosofo discuteva del caso con i suoi allievi universitari, per le tesi dell’antipsichiatria. <\/p>\n\n\n\n

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Lo\nspettacolo ci spinge a porci molte domande: perch\u00e9 il ragazzo ha\nucciso? Era folle o lucido? Ma non \u00e8 mostruosa anche l’istituzione\ncarceraria che lo giudica, che aliena chi ci lavora? Il mostro non si\npu\u00f2 nascondere forse in tutti noi? Riflessioni normali per la\ncultura di qualche decennio fa, passate di moda oggi che\ngiustizialismo e prese di posizione identitarie soffocano ogni\ntentativo di dibattito, di fuga dall’omologazione. \n<\/p>\n\n\n\n

Un lavoro molto riuscito e coinvolgente, che segna un’evoluzione nel percorso di Kronoteatro. Il testo \u00e8 molto pi\u00f9 introspettivo, e non c’\u00e8 l’aspetto di performance fisica che contraddistingueva i lavori precedenti. La recitazione di Simone Benelli, Tommaso Bianco, Matteo Di Somma e Maurizio Sguotti \u00e8 controllata, naturale, senza artifici: sono perfettamente calati nella quotidianit\u00e0 dei personaggi e nella loro alienazione. Alla riuscita dello spettacolo contribuiscono le luci di Alex Nesti, i costumi di Francesca Marsella, la bella colonna sonora tra minimalismo e neoclassico. Kronoteatro si dimostra una realt\u00e0 in continua crescita. Prossimi appuntamenti il 14 e il 21 dicembre con Fanny e Alexander, una delle pi\u00f9 interessanti compagnie teatrali in circolazione. <\/p>\n\n\n\n

*Foto di Luca Del Pia<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"