{"id":222572,"date":"2019-10-08T16:05:05","date_gmt":"2019-10-08T14:05:05","guid":{"rendered":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/?p=222572"},"modified":"2019-10-08T16:05:12","modified_gmt":"2019-10-08T14:05:12","slug":"liguria-giovani-caregivers-un-protocollo-dintesa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/2019\/10\/08\/liguria-giovani-caregivers-un-protocollo-dintesa\/","title":{"rendered":"Liguria, giovani caregivers: un protocollo d\u2019intesa"},"content":{"rendered":"\n

Savona \/ Genova <\/strong>| Sono circa\n15mila in Liguria i giovani caregivers (fino a 18 anni) o giovani\nadulti caregiver (fino a 25 anni) che rivestono un ruolo\nsignificativo nel prendersi cura di un componente della propria\nfamiglia bisognoso di assistenza, con conseguenze che influiscono\npesantemente sul loro rendimento scolastico, sulle opportunit\u00e0\nlavorative e di inclusione sociale tanto che il 6% dichiara di essere\nstato vittima di bullismo. \n<\/p>\n\n\n\n

Per sostenere questi ragazzi,\nrafforzare le loro competenze, individuare percorsi e approcci\ninnovativi anche attraverso la promozione della cultura della cura\ncon laboratori specifici nelle scuole, \u00e8 stato firmato oggi il\nprotocollo d\u2019intesa tra Regione Liguria, Ufficio Scolastico\nRegionale, Consulta regionale handicap e Cooperativa sociale Anziani\ne non solo. Punto di partenza \u00e8 la consapevolezza della necessit\u00e0\ndi condividere competenze, percorsi e approcci innovativi per\nrafforzare le competenze di cura, e sostenere chi cura, a partire dal\nProtocollo nazionale firmato fra il Miur e la cooperativa sociale\nAnziani e non solo.  \n<\/p>\n\n\n\n

\u201cQuello di oggi un importante\npasso avanti – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanit\u00e0 di\nRegione Liguria Sonia Viale – a sostegno della figura del \u2018caregiver\u2019\ne in particolare dei giovani che, anche minorenni, si prendono cura\ndi un familiare, facendosi carico dell\u2019organizzazione delle cure e\ndell\u2019assistenza con il rischio di trovarsi in una situazione di\nsofferenza e disagio psicologico. Quando il caregiver \u00e8 un giovane,\ninfatti, questo comporta significative conseguenze anche sul percorso\ndi studi e sulle possibilit\u00e0 di trovare e mantenere un\u2019occupazione.\nEd \u00e8 qui che vogliamo intervenire per non lasciare soli questi\nragazzi. Ma non basta: oltre ad intercettare chi ha bisogno di\nsostegno, vogliamo anche agire anche sul fronte dell\u2019informazione e\ndel supporto psicosociale per questi ragazzi che \u2013 conclude Viale –\ntroppo spesso restano invisibili\u201d. \n<\/p>\n\n\n\n

Fondamentale \u00e8 quindi il\ncoinvolgimento delle scuole attraverso l\u2019Ufficio scolastico\nregionale perch\u00e9 \u201cgli insegnanti possono essere preziose\n\u2018sentinelle\u2019 \u2013 sottolinea l\u2019assessore regionale\nall\u2019Istruzione e Formazione Ilaria Cavo – e riconoscere per primi\ngli studenti che hanno anche responsabilit\u00e0 di cura, costituendo per\nloro un punto di riferimento e di orientamento verso i servizi\nofferti sul territorio e sensibilizzando gli altri docenti e i\ncompagni anche per prevenire fenomeni di emarginazione. Questo\napproccio consente ai ragazzi di trovare un valido supporto per le\nresponsabilit\u00e0 familiari e, al contempo, li aiuta a non rimanere\nindietro con gli studi, prevenendo anche in alcuni casi il rischio di\nabbandono scolastico\u201d. \n<\/p>\n\n\n\n

La Liguria \u00e8 la Regione con il\nprocesso di invecchiamento pi\u00f9 alto d\u2019Italia e d\u2019Europa: con il\nsuo 28% di anziani sopra i 65 anni, si colloca al primo posto su\nscala nazionale, ben al di sopra della media ferma al 21.7%.\nL\u2019invecchiamento della popolazione, con il suo carico di non\nautosufficienza, di necessit\u00e0 di cura a lungo temine, di intervento\nin continuit\u00e0 assistenziale a domicilio su pluri-patologie,\ndetermina un consistente bisogno di cura. A fronte ai 3 milioni di\nnon autosufficienti, di cui gli anziani sono la grandissima\nprevalenza e che passeranno in questa condizione mediamente 10\/12\nanni, la cura \u00e8 prestata da 7 milioni di familiari 1,5 milioni di\nassistenti familiari retribuite, 350mila operatori socio sanitari\nqualificati, 2 milioni di volontari, oltre al personale socio\nsanitario dei servizi professionali. \n<\/p>\n\n\n\n

Nell\u2019ambito del progetto europeo\nME-WE (supporto psicosociale per la promozione della salute e del\nbenessere dei giovani caregiver adolescenti), \u00e8 emerso che in Italia\nsi ha una prevalenza di cura realizzata dai giovani caregiver verso i\nloro nonni, mentre in altri paesi la prevalenza \u00e8 verso i fratelli o\ni genitori, affetti da patologie inabilitanti. In ogni caso si\nconferma come sia a forte rischio anche la loro salute (26% denuncia\nproblemi fisici, il 16% anche problemi di tipo psico emotivo). Spesso\nsono invisibili: solo il 13% riceve aiuto formale dai servizi.<\/p>\n\n\n\n

In Liguria (dati Istat 2017) si stima siano complessivamente 220mila i caregiver familiari (poco meno del 60% donne), di cui circa 45mila con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali. <\/p>\n\n\n\n


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IN BREVE <\/strong>| <\/em>Sostegno giovani caregivers. \u00c8 stato firmato oggi il protocollo d\u2019intesa tra Regione Liguria, Ufficio Scolastico Regionale, Consulta regionale handicap e Cooperativa sociale Anziani e non solo. Punto di partenza \u00e8 la consapevolezza della necessit\u00e0 di condividere competenze, percorsi e approcci innovativi per rafforzare le competenze di cura, e sostenere chi cura, a partire dal Protocollo nazionale firmato fra il Miur e la cooperativa sociale Anziani e non solo.<\/p>\n\n\n\n