{"id":212223,"date":"2019-05-17T16:09:18","date_gmt":"2019-05-17T14:09:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/?p=212223"},"modified":"2019-05-17T21:36:52","modified_gmt":"2019-05-17T19:36:52","slug":"danni-da-fauna-selvatica-alle-coltivazioni-cia-chiede-una-revisione-della-legge-157","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/2019\/05\/17\/danni-da-fauna-selvatica-alle-coltivazioni-cia-chiede-una-revisione-della-legge-157\/","title":{"rendered":"Danni da fauna selvatica alle coltivazioni, Cia chiede una revisione della legge 157"},"content":{"rendered":"\n

Savona \/ Genova<\/strong>. Una folta delegazione di agricoltori provenienti da ogni parte della Liguria, questa mattina, si \u00e8 radunata sotto il palazzo della Regione, in piazza De Ferrari, accompagnata dai sindaci di una ventina di piccoli e grandi comuni dell\u2019entroterra. Motivo della mobilitazione, promossa da Cia Agricoltori Italiani<\/strong> su scala nazionale, chiedere alla politica una riforma radicale della legge 157<\/strong> sulla fauna selvatica, \u201ctale da mettere le aziende agricole nelle condizioni di disporre di strumenti normativi pi\u00f9 adeguati per meglio contrastare il fenomeno ormai insostenibile<\/strong> dei danni alle coltivazioni provocati dagli ungulati e dagli animali selvatici\u201d<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

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\u00abL’entit\u00e0 dei\ndanni causati dagli animali selvatici \u00e8 ormai insostenibile in tutta\nItalia – spiega Aldo Alberto<\/strong>,\npresidente regionale Cia<\/strong>\ne membro della giunta nazionale -, e comporta problemi tanto sul\npiano economico-produttivo, perch\u00e9 rende impossibile in molte aree\nl’attivit\u00e0 agricola, quanto su quello ecologico-ambientale, a causa\ndei disequilibri crescenti tra le diverse specie\u00bb. \u00abLa dimensione\ndel fenomeno nella sola Liguria \u2013 prosegue Ivano\nMoscamora<\/strong>, direttore\nregionale Cia<\/strong> \u2013 \u00e8 data dal numero\ndelle domande di risarcimento danni\npervenute<\/strong>, che sono ben\n329 e, probabilmente, nonostante tutto rappresentano solo la punta\ndell\u2019iceberg<\/strong>. Molti agricoltori,\ninfatti, nemmeno presentano istanza, scoraggiati dai tempi e\nsoprattutto dagli importi dei risarcimenti, spesso ben distanti dal\nripagare il danno effettivamente subito\u00bb. Una punta dell\u2019iceberg,\nquella delle domande di risarcimento ufficialmente presentate, che \u00e8\ncomunque decisamente salata: solo nel\n2018, infatti, gli agricoltori liguri hanno lamentato\ncomplessivamente 196mila euro di danni<\/strong>;\nSavona la provincia pi\u00f9 colpita, con un monte di 75mila euro,\nseguita da Genova con 56mila, La Spezia con 43mila ed Imperia con\n21mila euro denunciati. \u00abDati \u2013 puntualizza ancora Moscamora \u2013\nche si riferiscono solo a quanto attiene direttamente al settore\nagricolo, e non comprendono i danni a cose e mezzi che, a loro volta,\nrisultano in continua crescita e strettamente correlati\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

\u00abDecisamente\ninsufficienti<\/strong> rispetto alla stima delle\npresenze, poi, risultano le quote di\ncapi abbattibili <\/strong>decise dalla Regione\nper il 2018, per non parlare di quelli effettivamente abbattuti\u00bb:\n\u00abDesolanti sono, in particolare, i dati riferiti ai cinghiali, con\npercentuali di cattura che non arrivano al 50% del contingente\nabbattibile, a sua volta pari solo al 90% dei capi stimati. Pressoch\u00e9\nnulla l\u2019efficacia dei piani di controllo che hanno inciso sul\ncontingente per uno scarso 7% \u2013 riferisce ancora Moscamora \u2013.\nCarenti sono anche le azioni di controllo verso altre specie,\nresponsabili di gravi danni all\u2019agricoltura, quali daini e\ncaprioli, e per i quali i piani di controllo finalizzati a riportare\nla densit\u00e0 delle presenze entro limiti sostenibili non hanno mai\nraggiunto gli obiettivi prefissati\u00bb. \u00ab\u00c8 quindi del tutto evidente\n\u2013 conclude il presidente di Cia Liguria Alberto \u2013 che le attuali\npolitiche, concepite in un contesto completamente diverso e orientate\nalla mera conservazione della fauna, si dimostrano oggi del tutto\ninadeguate. Al parlamento chiediamo\ndunque modifiche radicali alla legge in vigore<\/strong>,\nforti del sostegno ricevuto oggi da decine di amministratori locali e\ndalla stessa Regione\u00bb.<\/p>\n\n\n\n

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A supportare Cia\nnella mobilitazione odierna, erano presenti i sindaci di molti comuni\ndell\u2019entroterra. Nel dettaglio, hanno partecipato rappresentanti\ndelle amministrazioni di Rossiglione e Ne in provincia di Genova;\nErli, Vendone, Balestrino e Cisano sul Neva dal savonese; Rocchetta\ndi Vara e Pignone dallo spezzino; Dolceacqua, San Lorenzo al Mare,\nPietrabruna, Dolcedo, Pompeiana, Chiusanico, Borgomaro, San Biagio\ndella Cima e Soldano dall\u2019imperiese. A ricevere gli agricoltori\nchiamati a raccolta da Cia sono stati l’assessore\nregionale all’agricoltura, Stefano Mai<\/strong>,\ned il presidente del consiglio regionale\nAlessandro Piana<\/strong>, ai quali la\ndelegazione ha chiesto il necessario sostegno in sede istituzionale\nper ottenere, da parte del governo e del parlamento centrale, una\nrevisione del testo nel senso auspicato dalla categoria. \u00abQuello del\nproliferare incontrollato della fauna selvatica \u00e8 un grosso problema\nda affrontare, anche in considerazione della deriva\nultra-ambientalista che sta prendendo campo nel paese che e rende\ndifficile intervenire – \u00e8 stato il\ncommento dell’assessore Mai<\/strong> -. Abbiamo\nbisogno di strumenti pi\u00f9 efficaci e mentre il ministro\ndell’agricoltura Centinaio si \u00e8 gi\u00e0 dimostrato disponibile, parlare\ncol ministro dell’ambiente Costa, invece, \u00e8 sempre piuttosto\ndifficile. Grazie a questa mobilitazione di Cia confidiamo di avere\npi\u00f9 forza anche a livello nazionale nel difendere le ragioni degli\nagricoltori, che sono un pilastro della nostra societ\u00e0\u00bb. Alessandro\nPiana<\/strong> ha aggiunto che \u00aboggi la giunta,\ngrazie ad una legge regionale che abbiamo votato un paio di anni fa,\ndispone di strumenti pi\u00f9 snelli per intervenire, sentiti i Comuni e\nle associazioni di categoria, sulle oasi di ripopolamento che erano\ndiventate dei veri e propri vivai per la proliferazione degli animali\nselvatici\u00bb. Mai e Piana hanno poi avuto\nun lungo incontro in Regione con il presidente di Cia Liguria Aldo\nAlberto e i numerosi sindaci intervenuti<\/strong>,\nche hanno cos\u00ec avuto la possibilit\u00e0 di presentare, nello specifico,\ni problemi presenti nei Comuni da loro amministrati.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"