{"id":188961,"date":"2017-12-27T11:30:41","date_gmt":"2017-12-27T10:30:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/?p=188961"},"modified":"2017-12-27T11:30:41","modified_gmt":"2017-12-27T10:30:41","slug":"save-the-children-italia-in-disagio-abitativo-piu-di-un-minore-su-10","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.albengacorsara.it\/2017\/12\/27\/save-the-children-italia-in-disagio-abitativo-piu-di-un-minore-su-10\/","title":{"rendered":"Save the Children: Italia, in disagio abitativo pi\u00f9 di un minore su 10"},"content":{"rendered":"

Disagio abitativo: Save the Children, in Italia pi\u00f9 di un minore su 10 inizia il nuovo anno in condizioni di severo disagio abitativo. Il 14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare adeguatamente la casa. Necessario un impegno straordinario per garantire ad ogni bambino di crescere in salute e sicurezza |<\/em><\/p>\n

In aumento gli sfratti subiti da nuclei familiari che nel 70% dei casi comprendono minori. Urgente un piano nazionale per contrastare il disagio abitativo e il riconoscimento, da parte dei sindaci, dell\u2019iscrizione anagrafica delle famiglie in condizioni di precariet\u00e0 abitativa, per garantire l\u2019accesso ai servizi essenziali.<\/p>\n

Pi\u00f9 di un bambino su 10 (l\u201911,2%) in Italia sta affrontando l\u2019inverno in condizioni di severo disagio abitativo ((Fonte: Eurostat, 2016. Il dato italiano si attesta ben 4 punti sopra la media dell\u2019Unione europea del 7,2% ed \u00e8 secondo solo a quello della Polonia su 10 paesi Ue analizzati (Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Svezia, Regno Unito).)) e il 14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare adeguatamente l\u2019abitazione in cui vive ((Fonte: Eurostat, 2016.)). Alla vigilia del 2018, Save the Children, l\u2019Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro sollecita un intervento straordinario per fronteggiare la grave situazione abitativa che pregiudica la crescita di tanti bambini e adolescenti.<\/p>\n

In soli dodici mesi, in Italia il numero di minori in povert\u00e0 assoluta \u00e8 aumentato del 14% arrivando a 1.292.000 minori, dei quali oltre un terzo ha meno di 6 anni ((Fonte: Istat, 2016.)), mentre dal 2008 al 2016 il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo \u00e8 cresciuto del 15,5% ((Fonte: Eurostat, 2016.)). Il 20,3% dei minori \u2013 pi\u00f9 di uno su cinque – vive in case con problemi strutturali quali umidit\u00e0, tracce di muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi rotti (media Ue del 17,7%) ((Fonte: Eurostat, 2016. Sui 10 paesi analizzati l\u2019Italia \u00e8 seconda dopo il Portogallo per numero di minori che vivono in abitazioni con problemi strutturali. Dal 2008 il dato nazionale ha registrato un aumento dell\u20191,5%.)) e il 5,3% in strutture poco luminose ((Fonte: Eurostat, 2016.)). Particolarmente preoccupante il dato relativo alle famiglie con bambini impossibilitate a riscaldare l\u2019abitazione in modo sufficiente, che supera la media dell\u2019Unione europea di oltre 6 punti percentuali e che, dal 2008, ha registrato un incremento del 28,7% ((Fonte: Eurostat, 2016.)).<\/p>\n

\u00c8 aumentato, inoltre, il numero delle esecuzioni di sfratto con forza pubblica – 35.336 nel 2016, con un incremento dell\u20198% rispetto all\u2019anno precedente ((Fonte: Segreteria Nazionale Unione Inquilini.)) – cos\u00ec come quello di richieste di esecuzione di sfratto (158.720), il 3% in pi\u00f9. Si stima che nel 70% delle famiglie soggette a sfratto siano presenti minori ((Fonte: Segreteria Nazionale Unione Inquilini.)).<\/p>\n

\u201cIn un paese dove la povert\u00e0 minorile rappresenta una vera emergenza, tantissimi bambini vivono in alloggi fatiscenti, senza la possibilit\u00e0 di crescere in salute e sicurezza. I dati sul disagio abitativo, gi\u00e0 cos\u00ec preoccupanti, sono sottostimati: tengono conto delle sole famiglie con residenza, escludendo quei nuclei con minori in emergenza abitativa che vivono, per esempio, in rifugi di fortuna\u201d commenta Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children. \u201cSempre pi\u00f9 spesso, al Nord come al Sud, nei quartieri pi\u00f9 svantaggiati, ci troviamo a fronteggiare, con le associazioni e i servizi sociali territoriali, casi di emergenza abitativa che colpiscono i bambini, con conseguenze molto gravi per la loro salute, il percorso scolastico, la vita familiare. \u00c8 indispensabile rafforzare gli strumenti di protezione per scongiurare il ripetersi di queste situazioni\u201d.<\/p>\n

\u201cChiediamo che il 2018 sia un anno decisivo nel contrasto alla povert\u00e0 estrema dei minori. \u00a0Nel 2017 \u00e8 stato introdotto uno strumento importante per le famiglie in povert\u00e0 socio-economica, il \u2018reddito d\u2019inclusione\u2019, ma alle famiglie non iscritte all\u2019anagrafe \u00e8 preclusa la possibilit\u00e0 di presentare la domanda per il beneficio. Con il decreto legge 14\/2017 si \u00e8 data ai sindaci la possibilit\u00e0 di derogare al divieto di iscrizione anagrafica per chi vive in strutture abusive, nel caso di nuclei familiari dove sono presenti dei minorenni, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie. Chiediamo ai sindaci di applicare questa deroga per consentire sempre alle famiglie in difficolt\u00e0 socioeconomica l\u2019accesso ad un sostegno anche materiale da parte dei servizi sociali, cos\u00ec come a servizi vitali come la luce e il riscaldamento e, allo stesso tempo, chiediamo che si attivi, a livello nazionale, un piano di contrasto alla povert\u00e0 abitativa, a partire dalle famiglie con bambini e dalle persone pi\u00f9 vulnerabili\u201d conclude Raffaela Milano.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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