L’addio all’artista Franco Grassi in cattedrale

di Claudio Almanzi – Si sono svolti questa mattina nella Cattedrale di San Michele Arcangelo ad Albenga i funerali dell’artista Franco Grassi milanese di nascita, ma trapiantato da molti anni in Riviera dove era molto amato e conosciuto. Grassi, che aveva 79 anni, è stato ricordato dagli amici Gerry Delfino, Gino Pisanello e Carmen Spigno, che dopo la cerimonia funebre hanno voluto evidenziare il loro dolore per la perdita di un amico e di un valido socio e promotore artistico. La messa è stata officiata da don Mauro Marchiano, parroco di Garlenda, valido artista anch’egli e grande amico di Grassi.

L’artista era deceduto domenica ad Albenga nel suo alloggio in via vecchia Morella. Per tanti anni è stato dirigente e socio molto attivo nell’ambito di due delle più prestigiose associazioni culturali del comprensorio ingauno l’Ucai ( Unione Cattolica Artisti Italiani) guidata da Giovanni Sardo e l’Associazione “ Amici nell’arte” di Garlenda, guidata da Carmen Spigno. “ I soci ed amici dell’Ucai- ci ha detto il presidente Sardo- sono molto addolorati per la perdita di un loro grande amico, sempre attivo nelle iniziative artistiche e culturali e valente pittore figurativo”.

L’artista milanese amava Albenga dove più volte ha esposto le proprie opere. Grassi, che da anni si era trasferito in Liguria, prima a Castelvecchio di Rocca Barbena, poi ad Albenga, dove viveva e lavorava, era un raffinato artista. Dopo aver compiuto i suoi studi a Milano presso prestigiose scuole di belle arti, ha partecipato a numerose collettive in Lombardia. La sua profonda conoscenza del disegno lo ha portato a svolgere lavori nel campo della grafica, dall’incisione all’illustrazione, ed anche al fumetto.

Il Presidente del Circolo Amici nell’Arte di Garlenda Carmen Spigno è molto rattristata: “Era un grande amico ed un valente artista- dice la Spigno- Sempre presente a tutte le nostre iniziative. Tutti i nostri soci sono profondamente addolorati per la sua scomparsa. Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e di condividerne le gioie, i dolori, le aspettative e la profonda umanità, ci ritroviamo oggi increduli e smarriti. Franco mancherà molto al nostro Circolo, ma, una volta sopito il dolore immediato per la sua scomparsa, ci renderemo ancor più conto del vuoto incolmabile che ci ha lasciato”.

Grassi di recente aveva illustrato un libro di liriche dal titolo “La mappa dei miei sogni” e la copertina del volumetto “Se potessi scriverti”, per le edizioni “Delfino Moro” di Albenga. Così lo ricorda Gerry Delfino, editore e rappresentante della Fondazione Palazzo Oddo di Albenga: “Ero grande amico di Franco, fin dai tempi in cui venne ad abitare a Castelvecchio di Rocca Barbena. Entrare nel mondo di Franco Grassi era sempre un grande stimolo. La sua voglia di parlare e dialogare rappresentava una occasione per poter capire le sue tavole, i suoi disegni, la sua arte. Riservato e timido, racchiudeva una profondità d’animo non comune. La sua era arte vera, sollecitava domande, dopo la vista delle sue opere restavano dentro interrogativi e sollecitudini, dubbi, misteri. Proprio quei “Misteri” erano la vena artistica di Grassi: comunicare sensazioni che lasciano in serbo quel qualcosa che non si riesce a percepire fino in fondo. Si trovava nelle sue opere una quasi ossessiva ricerca del migliorare, di tentare nuove strade, un affanno alla ricerca del bello nella natura, nella vita, nell’esistenza cosmica in un profondo tormento estetico. Ci mancherà molto”.