di Fabrizio Pinna – Topoi: pubblico e privato. Di solito non ci faccio nemmeno caso, anche perché chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale ha sempre riconosciuto il rigore – ritenuto da molti persino eccessivo – adottato in questi anni nelle regole di moderazione ai commenti al Corsara, tanto che è sempre rimasto immacolato, privo di un qualsiasi caso giudiziario aperto. Nonostante ciò, tanto per cambiare, come accade periodicamente un po’ a tutti i colleghi negli ultimi giorni ho ricevuto da un amministratore locale (di Albenga) l’ennesima “minaccia” di azioni legali. Motivo dell’ira? Qualche commento acido apparso sul giornale.

Se è comprensibile il fastidio per critiche un po’ qualunquiste che a volte capita di leggere sui giornali (tutti…), social network, media vari e così via elencando, è però sempre e comunque una reazione scomposta di chi evidentemente ha un’idea molto vaga di cosa sia una democrazia, con tutti i suoi difetti per molti versi inemendabili.

Per non rischiare di scivolare in un regime di censura vessatoria, il pubblico diritto di critica non può – di necessità – che avere dei confini un po’ più morbidi, come ha sempre riconosciuto la giurisprudenza nazionale e internazionale contemporanea. Tentativi di mettere la mordacchia al diritto di parola dei cittadini inasprendo sanzioni punitive per chi gliela dà, non sono certo mancati e non mancano, ma sinora sono sempre falliti. E qualche ragione del perché, persino un Bury di un secolo fa a una mente liberale capace di non guardare solo al proprio ombelico la sa ancora dare.

Chi sceglie di avere ruoli pubblici deve pur sapere accettare critiche a volte approssimative o dozzinali, semplicemente mostrando – se in buona fede e coscienza – anche dialetticamente trasparenza nel suo operato. Tutto qui. E chi non è in grado di reggere a banali “pressioni popolari” forse farebbe meglio a dedicarsi alla sua vita privata, perché evidentemente oltre non può andare senza creare danno a se stesso e agli altri.

* Note a margine di Effe: la rubrica Corsara di Fabrizio Pinna