Animalisti contro l’abuso dei fuochi artificiali: suggerimenti per proteggere gli animali

Gli ultimi minuti di quest’anno saranno per gli animali momenti di paura. Quasi ovunque infatti scoppieranno botti e fuochi d’artificio, con rumori assordanti che terrorizzano cani, gatti e uccelli che vivono in città e che hanno uno spettro uditivo (negli ultrasuoni) quattro volte più ampio dell’uomo.

La Protezione Animali Savonese diffonde in questi giorni un decalogo per affrontare il problema al meglio, ma suggerisce fondamentalmente ai possessori di animali di trascorrere la notte di San Silvestro con loro e, se possibile, portarseli assieme al veglione, in modo da poterli tranquillizzare quando scoppieranno i botti di fine d’anno. Oppure «tenerli ben chiusi e sotto controllo, lasciandoli in compagnia di un indumento o un oggetto che riporti l’odore o il ricordo dell’amato proprietario e, per minimizzare l’impatto dei botti, accendere radio o tivù; nei casi più gravi consultarsi col veterinario di fiducia, che potrà prescrivere un blando sedativo o rimedi omeopatici o di erboristeria».

«Ogni anno, nella provincia di Savona, almeno una cinquantina di cani e gatti fuggono terrorizzati e in qualche caso non vengono più ritrovati o muoiono investiti dalle auto; senza contare i volatili che ormai vivono in città e che solo in parte si stanno abituando (colombi, tortore, passeri, merli, storni, cornacchie, gabbiani, taccole, rapaci notturni), alcuni dei quali vengono trovati morti o soccorsi dai Volontari dell’ENPA il giorno dopo, per spavento o fatica nell’estemporanea fuga dal posatoio. Per fortuna, anche quest’anno è in atto un prezioso lavoro di prevenzione da parte degli Organi di Polizia, a cui l’ENPA rivolge vivo ringraziamento, invitando i cittadini a segnalare loro l’abuso dei fuochi artificiali e gli episodi che potrebbero coinvolgere gli animali. Nella speranza che aumenti il numero dei Comuni savonesi che proibiscono i botti (quest’anno si è aggiunto Boissano), come avviene altrove, l’associazione invita tassativamente a non spararli in campagna o contro alberi, perché potrebbero provocare pericolosi incendi, come a Quiliano alcuni anni fa».

** Emergenza botti – Come tutelare gli animali