“La difesa di un Ente chiamato in giudizio non è uno sperpero di denaro, ma è un’azione dovuta di tutela del patrimonio pubblico. Una procedura necessaria per far valere l’esatta applicazione delle norme e salvaguardare la proprietà pubblica”. Nel corso del Consiglio Comunale del 18 dicembre 2013, sono stati presentati i dati relativi agli incarichi legali dati dal Comune di Andora fra il 2011 ed il 2013. Il sindaco di Andora, Franco Floris, dati alla mano, a voluto far chiarezza sui motivi che stanno alla base delle spese legali e sui vantaggi che l’Ente ha ottenuto a favore della collettività.

“Il Comune non può non resistere in giudizio. Anche l’inerzia è punibile ed è dannosa per la collettività. Noi ci siamo attivati principalmente su tre fronti diversi. Siamo stati promotori di cause che abbiamo vinto, assicurando al patrimonio pubblico un valore di più di sei milioni di euro, in immobili, terreni e proprietà, come la Colonia d’Asti, Villa Laura, la piazza dal Mercato, le aree della Croce Bianca e del Luna park. Le spese sostenute risultano davvero irrisorie in confronto al valore recuperato che è pubblico e quindi dei cittadini. Abbiamo dovuto anche difenderci, dal 2011 ad oggi, a causa di una serie di esposti fatti dalla minoranza e che hanno interessato tutta la vita amministrativa dell’Ente. È stato poi necessario tutelare l’onore del paese contro chi ha diffuso false notizie, chi ha tacciato questa Amministrazione di connivenze mafiose, ledendo anche l’immagine di Andora. Inoltre, abbiamo intrapreso un’azione legale contro un quotidiano nazionale i cui articoli hanno diffuso notizie false ed enfatizzato in maniera esagerata, rispetto al reale, il coinvolgimento dell’Ente in alcune indagini, mettendo in cattiva luce il paese facendolo passare come mafioso e colluso con la ‘ndràngheta.”

La relazione del Primo cittadino ha messo, inoltre, in evidenza come le spese legali debbano essere inserite nel Bilancio preventivo, ma che la legge non ha stabilito un tetto proprio perché non dipendono dalla volontà dell’Ente.

“È come per le spese del gas – ha spiegato Franco Floris – si prevede una spesa, ma se l’inverno è particolarmente freddo, si deve spendere di più e si effettuano numerose variazioni di spesa. Così con le spese legali: non le possiamo sapere in anticipo, ma è certo che, se sia chiamati in causa da un esposto, dobbiamo attivarci. Sentenze della Corte dei Conti hanno chiarito che l’inerzia è punibile perché può creare danno all’Ente. Un atto dovuto, quindi, tenendo anche conto che non sarebbe possibile utilizzare per altri scopi i fondi destinati a Bilancio per le spese legali. Chi pensa di poterli destinare diversamente, capisce poco di Bilancio”.