«Nel Consiglio comunale di ieri sera abbiamo assistito ad una goffa quanto complicata difesa da parte del Sindaco Floris, il quale, per cercare di spiegare al Consiglio il perché nel 2013 il Comune di Andora ha ricevuto da parte dei cittadini ben 50 ricorsi, uno a settimana, per un costo complessivo per l’ente di 323 mila euro solo per quest’anno, parla di fatti accaduti negli anni precedenti e che  nulla hanno a che vedere con l’argomento in questione». Cosi dichiara il Consigliere Comunale Paolo Rossi replicando al Sindaco Floris.

«Nessuno ha mai detto o scritto che il Comune non si debba costituire in giudizio, qualora questo sia obbligatorio – continua Rossi – ma rimane sempre da capire il perché di tutta questa litigiosità. Farebbe bene il Sindaco, al posto di lunghe e noiose lezioni di diritto amministrativo, a recitare anche un mea culpa per questa situazione al posto di dare sempre, un classico oramai, la responsabilità alla minoranza».

«L’amministrazione lascia in eredità un contenzioso record negativo per le tasche dei cittadini, coinvolti, non solo perché ingenti pubbliche risorse si sprecano in avvocati, ma perché i cittadini stessi devono pagarne a loro volta per far valere i propri diritti. Insomma nel paese si ha la percezione che il premio buone pratiche appena ricevuto sia per quelle legali», conclude il consigliere.