Albenga, Saverio La Ruina apre la stagione teatrale: e sono applausi in platea

di Alfredo Sgarlato – Col saluto dei ragazzi di Kronoteatro “a chi ha compiuto il gesto rivoluzionario di uscire di casa e andare a teatro” si apre ad Albenga la nuova stagione teatrale dell’Ambra. La scena è spoglia, solo una sedia sul palco, poche luci. Ed ecco entrare Saverio la Ruina, già apprezzato con l’intenso monologo “La borto”. Vestito in modo dimesso cammina strascicando un gamba. Comincia a raccontare in modo confidenziale, ci fa capire che è un sarto. Ci racconta di come ama i colori più brillanti, giallo, rosso, arancione, in contrasto con quelli mesti del posto in cui vive.

A poco a poco si dipanerà la sua storia: è vissuto in Albania, in un campo di concentramento dove erano rinchiusi i soldati italiani, il nemico. Scopriremo la sua storia personale, mescolata a quella dell’intero Occidente, narrata in maniera ironica. Il suo amore per Selma, la nostalgia del paese che non aveva mai conosciuto se non nei racconti altrui, il ritorno in Italia, l’incontro col padre. Questo è il nucleo tematico di “Italianesi”, di cui La Ruina è autore e interprete, vincitore del Premio UBU 2012 e di molti altri. Un frammento di storia sconosciuto ai più eppure molto importante, che ci porta a riflettere sui molti punti oscuri che ancora ci riserva il nostro passato.

Saverio La Ruina è misurato nei gesti, quieto nel tono di voce, non sembra nemmeno che reciti, ma che sia un amico che ha voglia di parlare di sé. Usa l’italiano con accento e storpiature dialettali, con frequenti ripetizioni di frasi che danno ritmo al testo, benché non sia breve non cala mai l’attenzione. Il contrasto tra bellezza e grigiore, tra sogno o fantasia e realtà appare continuamente. Una conferma per gli spettatori che già hanno apprezzato Saverio La Ruina in passato e l’hanno ritrovato particolarmente in forma.

Grandi applausi per lui e un grazie a Kronoteatro che ci sta facendo scoprire i migliori nomi nuovi del teatro italiano, come La Ruina, Antonio Perrota, Gianfranco Berardi che rivedremo il 4 aprile o la straordinaria Marta Cuscunà vista quest’estate. Prossimo appuntamento il 24 gennaio col classico dei classici “Romeo e Giulietta”.