Pellerano: “Una cabina di regia regionale per nuoto e pallanuoto, eccellenze sportive della Liguria”

«Diamo il nostro convinto sostegno a tutte le iniziative che l’assessorato allo Sport intende intraprendere per valorizzare e potenziare gli sport natatori, che costituiscono un elemento di punta per la nostra Regione e un eccellente volano per il turismo sportivo che in occasione di eventi come il Nico Sapio attrae migliaia di persone nelle nostre piscine, in città e nelle riviere». Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, che ha presentato questa mattina in Regione un’interrogazione all’assessore regionale allo Sport per conoscere quali iniziative intenda adottare per sostenere il movimento della pallanuoto ligure e gli altri sport natatori e come intenda affrontare e risolvere la critica situazione della gestione di alcuni impianti genovesi.

«La Liguria – spiega Pellerano – ha sfornato e sforna campioni azzurri nel nuoto e nella pallanuoto, sport che vede un primato di lunga tradizione a livello internazionale di squadre come la Pro Recco – con 27 scudetti e 7 Coppe dei campioni all’attivo –, Rari Nantes Savona, Nervi e Bogliasco, in campo femminile Rapallo ed Imperia. Purtroppo – a fronte di tanti successi – oggi dispiace riscontrare in quale situazione gestionale si trovino alcune delle principali piscine genovesi, a rischio di definitiva chiusura. Vorrei ricordare che in Liguria abbiamo società sportive che da decenni danno lustro alla nostra città in tutta Europa, generando un grande movimento di appassionati e praticanti, non esiste solo il calcio. Occorre fare di più in termini di promozione ed investimenti per le piscine».

 «Per trovare soluzioni efficaci alle carenze che oggi limitano lo sviluppo degli sport in vasca penso sia indispensabile la costituzione di una cabina di regia da parte della Regione, che svolga un efficiente ruolo di capofila in tutte le iniziative promozionali e nell’individuazione sul territorio delle strutture da promuovere e di quelle da migliorare. Ritengo che sarebbe importante sostenere la qualità sia degli impianti sia delle società di gestione, anche perché puntare su sport come nuoto e pallanuoto significa promuovere la formazione e la salute dei liguri di domani, avvicinandoli fin da giovani e giovanissimi a una pratica sportiva completa sotto tutti i profili».

«È evidente che i movimenti della pallanuoto e degli altri sport natatori richiedano investimenti, in primo luogo sugli impianti sportivi stessi, commisurati al prestigio, alla tradizione e ai risultati che portano alla nostra regione anche in termini di visibilità. Nonostante gli sport d’acqua raggiungano punte di eccellenza nella nostra provincia, delle 13 piscine comunali genovesi almeno tre versano in condizioni critiche: la Sapio di Multedo, la Mameli di Voltri e la Mario Massa di Nervi. Considerate le grandi ricadute sui quartieri confido che l’Assessore allo sport Rossi saprà dedicare la giusta attenzione a queste vicende».

«Ma non solo: visti risultati di eccellenza sportiva raggiunti dalle società liguri nel nuoto e nella pallanuoto, penso sarebbe opportuno valorizzare la potenzialità di queste discipline, soprattutto in concomitanza degli appuntamenti sportivi di punta. I campionati nazionali ed internazionali, i trofei, i meeting rappresentano una grande opportunità di turismo fuori stagione, ma per ottenere migliori risultati anche sul piano della promozione e del marketing territoriale è indispensabile la programmazione di interventi sia sulle strutture – per esempio puntando sull’efficientamento energetico degli impianti esistenti – sia a livello gestionale. E purtroppo, fino a oggi, troppe volte nello sport ligure è mancata la programmazione. Basti pensare alla realtà genovese, l’esempio più lampante è stato il fallimento di Sporting Genova. Azienda partecipata dal Comune, nata con lo scopo di rilanciare lo sport e gli impianti presenti sul territorio, in soli 7 anni si attività ha accumulato 16 milioni di euro ripianati, almeno in parte, dall’alienazione di 9 immobili di proprietà del Comune. Le eccellenze liguri meritano ben altro», conclude Pellerano.