Appello dei balneari liguri alla Regione: “abbassate la nuova imposta o metterete in ginocchio il settore

“Condividiamo la finalità di tutelare la costa ligure dal dissesto idrogeologico, ma riteniamo che i relativi costi non debbano ricadere tutti sulle spalle dei balneari” – così esordiscono in una nota congiunta i rappresentanti di SIB Confcommercio, Fiba Confesercenti, CNA Balneatori, Assobalneari Confindustria e Oasi Confartigianato, le associazioni di categoria più rappresentative dell’intero comparto balneare ligure.

“La tutela di un bene pubblico, qual è la costa ligure – continuano le associazion i- deve far parte di un progetto preliminare e complessivo, condiviso e cofinanziato dall’intera comunità produttiva che direttamente o indirettamente ne usufruisce, che individui le aree d’intervento, indichi il tipo di opera ammessa, chi sovraintenda il progetto e stabilisca a chi compete l’onere della manutenzione periodica. Non si risolvono sicuramente i problemi della nostra costa aumentando l’imposta esclusivamente per i balneari e demandando risorse e progetti alle singole amministrazioni comunali, senza una regia complessiva.”

“L’attuale periodo di forte crisi, –sottolineano le associazioni liguri- sommata al quadro di incertezza sulla continuità aziendale legata alla cd ‘Bolkstein’, al pagamento di ICI e IMU (imposte che competono alla proprietà immobiliare e non a un concessionario) e all’IVA al 22% (rispetto al 10% prescritta per gli altri settori turistici), rendono inaccettabile ed insostenibile il passaggio dell’aliquota regionale dal 10% al 100%”.

“Pur con tutte le difficoltà evidenziate –concludono le associazioni dei balneari- ci dichiariamo disponibili, nel quadro naturalmente di una progettazione e condivisione complessiva, a concorrere alla tutela della costa ligure, nella stessa percentuale di regioni a noi vicine con un aumento non superiore al 150% (passando quindi dal 10% al 25%) esclusivamente per i concessionari non pertinenziali e a fronte dell’impegno di rivedere il tutto in caso di aumento dei canoni demaniali nazionali, base imponibile per la determinazione dell’imposta regionale”.