Tribaleglobale: “svastica” e “stella di David” per un Monumento alla Pace e alla Memoria

C’è un paese dove i simboli che noi chiamiamo “svastica” e “stella di David” sono impressi sui mattoni e usati, fianco a fianco, per fabbricare templi e abitazioni. Un paese che non ha smarrito il significato antico e profondo di quei simboli, che per migliaia di anni hanno significato pace, prosperità e rispetto per l’uomo. Questo paese è il Nepal.

«Dopo la barbarie nazista, che ha violato l’umanità intera nel corpo e nello spirito anche appropriandosi e stravolgendo il significato dell’antico alfabeto dell’uomo, potrebbe sembrare una oscenità associare il simbolo dei carnefici a quello delle vittime, ma non è così: restituire all’uomo la conoscenza della sua memoria antica può significare in qualche modo contribuire a ricacciare l’incubo del male assoluto, e dell’ignoranza che gli è necessaria per soggiogare».

È ciò che ha pensato qualche giorno fa Giuliano Arnaldi, artista e responsabile della Fondazione Tribaleglobale davanti a un cumulo di mattoni vecchi trovati a Patan, città sacra a pochi chilometri da Kathmandu. Provenivano da un’abitazione in fase di ristrutturazione e, come si usa in quella parte del mondo, ogni mattone era inciso con un segno identificativo: in quel caso, la svastica e la stella di David, insieme.

Arnaldi ne ha acquistati trecento, e se li è fatti spedire in Italia:.«sono destinati a erigere un Monumento alla Pace e alla Memoria pensato e fatto, mattone su mattone, simbolo su simbolo, insieme ai ragazzi dei Licei di Imperia che partecipano al Corso Sperimentale di Arti Primarie organizzato dalla Fondazione Tribaleglobale».