Sel Savona: “no alle piazze dei fascisti e dei demagoghi”

«“Il 9 dicembre in piazza per la rivoluzione. Basta con politici e partiti. Riprendiamoci la sovranità popolare ed economica. Il potere agli italiani per uscire dalla crisi economica e riprenderci la sovranità nazionale. Difendiamo i giovani e dei precari. Abbiamo il sostegno delle forze armate e delle forze di pubblica sicurezza” Sono questi gli argomenti principali che risaltano sui volantini e sui messaggi di facebook che in questi giorni invadono il nostro territorio».

Così i militanti di Sel Savona, che però puntualizzano: «Chi c’è dietro a tutto questo? Chi si nasconde dietro un’apparente manifestazione di protesta contro la crisi e senza colore politico? La destra. La destra estrema. La destra xenofoba e razzista che come in Grecia cerca di rafforzarsi e crearsi spazi camuffandosi da salvatore della patria e della società. Quei manifesti che trasudano nazionalismo e violenza devono farci riflettere. Non seguiamo i capo popoli millantatori di salvezza e futuro».

«Il rifiuto ed il disconoscimento delle forme democratiche non sono la soluzione. Anzi sono l’inizio di un periodo di terrore e dittatura. Un riaccendersi di ideali fascisti che spazzerebbero via il lavoro dei nostri padri costituenti ed il sacrificio di chi, dai partigiani in poi, ha lavorato per la crescita democratica del nostro Paese. La sinistra è da sempre difensore e promotrice del diritto di sciopero e del diritto di manifestare, ma non possiamo accettare che lo si faccia inneggiando ad ideali sbagliati. La soluzione non risiede nello sfacelo della comunità europea, nell’abolizione dell’euro né nella lotta all’integrazione».

«La soluzione risiede nella partecipazione democratica, nel coinvolgimento nella cosa pubblica e nell’integrazione. Perché è assurdo che l’Italia sia l’unico paese europeo in cui più del 56% della popolazione si è tenuta lontana da qualunque tipo di coinvolgimento, compreso la firma di una petizione. Dobbiamo risvegliare dentro di noi la voglia di partecipazione e di condivisione. Dobbiamo fare nostri e mettere in pratica gli insegnamenti di chi ha lottato e lotta per le libertà ed i diritti di tutti. Si invadiamo le piazze. Ma che siano le piazze dei sindacati, dei pride, delle proteste contro i CIE le proteste della democrazia e della crescita comune no nelle piazze dei fascisti e dei demagoghi», conclude Sel Savona.