Legge sottotetti, Melgrati: “opportunità mancata per risolvere il problema di 300 famiglie di Villanova d’Albenga”

Ieri sera il capogruppo in Regione Liguria di Forza Italia Marco Melgrati ha partecipato ad una riunione pubblica organizzata dal movimento Futura e dal Suo portavoce, Valerio Favi, a Villanova d’Albenga, presso il Centro Sociale. Oggetto della serata il nuovo Disegno di Legge per la modifica della legge 24/2001 sui sottotetti, approvato di recente in Giunta Regionale e proposto dall’assessore Gabriele Cascino all’attenzione della VI Commissione Urbanistica, competente per l’approvazione, per poi essere votata in Consiglio Regionale.

«Al di là della inopportunità di approvare una legge di riforma di questa buona legge approvata dal Centro-Destra sotto la presidenza di Sandro Biasotti prima della sentenza della Corte Costituzionale, simile se non uguale alle leggi in vigore in quasi tutte le Regioni italiane, il Capogruppo di Forza Italia ha posto l’attenzione sugli articoli 6 e 7 di questo nuovo Disegno di Legge, che se diversamente formulati avrebbero potuto “salvare” la situazione drammatica di circa 300 famiglie che vivono con la “spada di Damocle” della Procura di Savona sulle proprie abitazioni, dichiarate illegittime sia dalla Procura stessa che dalla Regione Liguria», spiega Melgrati.

«Infatti l’art. 6, al titolo “specchietto per le allodole” Salvezza delle discipline per il recupero dei sottotetti già approvate successivamente all’entrata in vigore della l.r. n. 24/2001, recita: Sono fatte salve le vigenti discipline per il recupero dei sottotetti esistenti inserite negli strumenti urbanistici comunali successivamente all’entrata in vigore della legge regionale n. 24/2001; se l’articolo di fermasse qui sarebbe quasi automatica la sanatoria per le abitazioni abusive generate da una interpretazione errata del P.r.g. della città di Villanova da parte dell’ufficio Tecnico… purtroppo non è così, perché l’articolo continua con : ove contenenti regole più restrittive rispetto alle disposizioni dell’articolo 2, commi 3,6 e 8 della l.r. n. 24/2001 e s.m. … appare fin troppo ovvio che le norme del P.r.g. Villanovese non sono evidentemente più restrittive e rigorose rispetto alle nuove regole introdotte dalla presente legge (a titolo di esempio si possono richiamare l’eventuale individuazione di ambiti territoriali in cui non risultino ammessi gli interventi in argomento, i limiti relativi all’altezza minima del locale sottotetto esistente, i divieti di innalzamento della linea di colmo, i limiti più restrittivi alla possibilità di innalzamento delle linee di gronda)».

«Questo sarebbe il meno – prosegue il consigliere regionale – se con l’art. 7 non si facesse un richiamo esplicito al limite massimo di incremento volumetrico ammissibile nell’ambito di detti interventi di ristrutturazione edilizia, che rimane quello già previsto nell’attuale lettera f), dell’art. 10, comma 2 della Legge Regionale n. 16/2008 e s.m. costituito dalla soglia del 20% del volume geometrico dell’edificio esistente, intendendo per esistente l’edificio che deriva dall’indice edificatorio per le nuove costruzioni.Appare chiaro che la soglia del 20%, invalicabile per gli interventi di ristrutturazione edilizia che non sconfinino in nuova costruzione, è insufficiente per tutti i casi della realtà del comune di Villanova d’Albenga. Servirebbe a salvare solo il 20% della superficie delle mansarde».

«Se la legge rimarrà così ancora una volta la politica della giunta di Sinistra-Centro della Regione Liguria non avrà saputo, voluto e potuto dare risposte ai cittadini, che forse non hanno ancora appieno preso coscienza del dramma che si apprestano a vivere, con case a cui verrà revocata la agibilità, che non potranno essere vendute come abitabili, e a questi proprietari che con fatica le hanno acquistate a cui le banche prima o poi chiederanno ragione dei mutui erogati.Il Presidente Burlando e l’assessore Cascino hanno il dovere “morale” di trovare una soluzione “politica” e amministrativa a questo problema, che tocca 300 famiglie e le vie ci sarebbero… basta avere il coraggio di trovarle; e il Comune di Villanova deve ammettere con forza che ha sbagliato nel forzare l’interpretazione di una norma. Basta prendere in giro la gente», conclude Melgrati.