Avis di Albenga, 65 anni di solidarietà e volontariato: 20.000 euro per le famiglie in difficoltà

Domenica 8 dicembre alle ore 15,30 presso l’Auditorium San Carlo di Palazzo Oddo ad Albenga, ci sarà la presentazione del progetto di solidarietà dell’AVIS di Albenga che, in occasione del suo 65° anniversario di fondazione, ufficializzerà la donazione di 20.000 euro al Comune come sostegno per le famiglie in difficoltà.

L’Avis di Albenga (Associazione Volontari Italiani Sangue), che quest’anno festeggia appunto il suo 65° anno di fondazione, ha deciso infatti di celebrare questa ricorrenza seguendo ancora una volta la sua profonda vocazione di impegno sociale.

Il direttivo e i soci hanno deciso di ricordare l’importante anniversario con un gesto di grande valore che, nell’attuale clima di generalizzata crisi economica, sia anche un sostanziale aiuto per chi versa in difficoltà. L’Avis ha perciò deciso di devolvere la somma di Euro 20.000 (inizialmente destinata ai festeggiamenti per il 65° della fondazione) in aiuto di quei cittadini e di quelle famiglie di Albenga maggiormente bisognose.

Il Comune della città delle torri riceverà dall’Avis questa somma che sarà specificatamente vincolata a sostenere per l’anno 2013/2014 l’area dei Servizi Sociali ed in particolare gli anziani e le famiglie con minori.

Spiega il presidente dell’Avis Giovanni Patuzzo: “Nell’accordo stipulato con il Comune di Albenga abbiamo sottolineato che l’Amministrazione dovrà fornire alla nostra Associazione un rendiconto bimestrale dettagliato dell’utilizzo della somma da noi devoluta e che il denaro non dovrà essere destinato neppure parzialmente ad altri scopi o servizi rispetto a quelli indicati. Siamo orgogliosi di sapere che il nostro gesto porterà sollievo alle famiglie che, sempre più numerose, versano in difficoltà economiche: per noi è un modo diverso di aiutare il prossimo ma che ben si concilia con la tradizione della nostra associazione”.

L’Avis di Albenga è sempre disponibile a collaborare con tutte le altre Associazioni Onlus e si prodiga da sempre nel sociale, non solo con il lavoro quotidiano ma anche con sostegni a strutture ed enti: dal 2002 sta aiutando con l’adozione a distanza quattro bambini, di cui tre indiani e uno brasiliano, dalla stessa data partecipa alla raccolta fondi per Telethon, con la collaborazione del Teatro Don Pelle di San Giorgio, riuscendo ad inviare ogni anno circa 1.500/2.000 euro. Da 6 anni collabora con l’associazione UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) nelle loro giornate nazionali di raccolta fondi, oltre ad aver contribuito con offerte alla ricerca sul Neuroblastoma; l’Avis ha inoltre devoluto 500 euro al restauro del monumento dedicato al naufragio della nave Annamaria, che causò la morte di molti bambini nelle acque antistanti Albenga.

L’Associazione aiuta anche le società sportive: ha donato 750 euro alla San Filippo Neri Calcio per l’acquisto di un defibrillatore, 1.000 euro alla Ennebike per l’acquisto di magliette ed ha provveduto anche a comperare tute ed divise per le locali squadre Ronin Judo e Albenga Runners. Dopo la tragica e recente alluvione ha donato 500 euro all’Avis di Genova in aiuto alla pubblica assistenza, mentre 1.500 euro sono andati all’Emilia Romagna dopo il terremoto ed altri 5.000 euro (in collaborazione con le Dame della Croce Bianca) sono stati raccolti per i terremotati d’Abruzzo. Anche i Medici senza Frontiere hanno ricevuto l’aiuto dell’Avis di Albenga grazie alla donazione di un Reflotron (strumento utile all’analisi dei più richiesti parametri di Chimica Clinica) e un elettrocardiografo, con relativa scorta di carta per la stampa.

Queste sono alcune delle iniziative sostenute dall’Avis nel corso degli anni, con lo scopo precipuo di promuovere l’attività dell’Associazione che, nonostante le campagne di informazione, troppo spesso si trova a fare i conti con una cronica carenza di sangue. La speranza del direttivo e dei soci è anche questa: dare con la cospicua donazione ai Servizi Sociali un ulteriore esempio di altruismo disinteressato che possa smuovere le coscienze e che permetta, a chi ancora non lo ha fatto, di avvicinarsi all’Avis e di compiere anch’egli un gesto concreto per aiutare il prossimo.