Albenga: il Festival Su la Testa si prepara al gran finale

di Alfredo Sgarlato – Dopo le ottime esibizioni di giovedì sera anche la seconda serata di Su la Testa propone un cartellone molto vario. Ad aprire L’Orage gruppo valdostano che fonde canzone d’autore e musica etnica. Il gruppo è capitanata dal cantautore Alberto Visconti, coi fratelli Boniface, Remi organetto, sax e zampogna e Vincent, violino, ghironda e organetto, il percussionista Ricky Murray, da Glasgow, il chitarrista Memo Crestani, il bassista Stefano Trieste e il batterista Florian Bua Il gruppo ha una carica notevole e trascina il pubblico in applausi e coreografie. Ottima le tecnica strumentale dei musicisti, potenti i ritmi e raffinati i solisti. Propongono canzoni proprie ma anche un paio di brani di De Gregori, con cui hanno collaborato, tra cui una straordinaria “Alice” innervata dai fraseggi di violino e organetto. Davvero bravi e simpatici. Nel dopo festival regaleranno ai presenti un fuori programma improvvisanti brani di tutte le tradizioni popolari, dal kletzmer ai Sex Pistols passando per Battisti e Rolling Stones.

Segue Massimo Priviero, musicista che da molti anni ormai porta in giro per la penisola il verbo del più classico rock americano, quello figlio di Woody Guthrie. Si presenta solo con la chitarra e forse l’accompagnamento di una band avrebbe giovato. Per chi scrive queste righe il rock più tradizionalmente americano non è mai stato il pane quotidiano e, col massimo rispetto per l’integrità artistica e la carriera di Massimo Priviero, non lo diventerà. Nel corso della serata si tiene anche la premiazione del concorso “Su la Testa, la dignità e il riscatto”, organizzato dal Circolo Fotografico San Giorgio, i cui membri, capitanati da Mario Rossello, stanno documentando per immagini il festival. Le foto sono esposte a Palazzo Scotto Niccolari.

Il secondo tempo si apre con Sarah Sharp & The Jitterburg Vipers, da Austin, Texas. I quattro, che sembrano usciti da un B-Movie di quelli riscoperti da Quentin Tarantino, fanno subito innamorare il pubblico. Accanto alla statuaria e biondissima Sarah, Slim Richey, 76 anni, chitarrista che pare un incrocio tra Gandalf e Kit Carson con occhiali di strass. Al contrabbasso Francie Meaux Jeaux, forse la moglie, tipica turista americana con vestiti molto colorati. Alla batteria Matsoumi Jones, la sorellina bella di Yoko Ono. I quattro mescolano con disinvoltura country, swing, swamp blues, musiche da bettola di New Orleans, con Sarah che non teme di confrontarsi con la divina Billie Holiday, il timbro di voce è simile ma più caldo, e Slim che inanella assoli in punta di dita in stile classico, molto basato su triplette di note. La contrabbassista suona di spalle e spesso urla, così come la batterista i cui ritmi sono a dir poco fantasiosi. Molti brani propri e la classica “I love my man”. Un vero spettacolo.

Chiude Levante, musicista siciliana più vicina a un rock cosiddetto alternative che al cantautorato vero e proprio. La formazione è molto elettrica, basata sulle chitarre, peccato che la sua voce, dal bel timbro acuto, a volte rimanga un po’ soffocata dagli strumenti. Il suo successo “Alfonso” è proposto in versione pop e, come bis, riletto in chiave reggae. Una proposta musicale, quella di Levante, intelligente e al passo col miglior rock di oltreoceano, che mostra come anche in terreni musicali che non sembrerebbero tipicamente nostrani, ci siano invece musicisti degni della massima attenzione, fuori dai cliché imposti da Tv e talent show.

E per fortuna esistono ancora manifestazioni come Su la Testa che ce li fanno ascoltare nella loro dimensione ideale, il concerto. Oggi gran finale con l’assegnazione del Premio Pisani 2013 al cineasta Guido Colla alle 17,30 a Palazzo Scotto Niccolari e quindi la chitarra di Finaz, l’eclettismo di Fabio Biale, la canzone poetica di Ennio Rega e i classici di Enrico Ruggeri.

*Nella fotogallery: Su la Testa festival 2013 – Venerdì 6 dicembre 2013: sul palco L’ORAGE – MASSIMO PRIVIERO – SARAH SHARP & THE JITTERBUG VIPERS – LEVANTE

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