Andora: un fondo di 48mila euro per aiutare i cittadini a pagare le bollette del gas

Un fondo di 48.693,63 euro per aiutare gli andoresi a pagare le bollette del gas. Il Comune di Andora ha realizzato questo importante progetto, avvalendosi di una normativa che permetteva di destinare l’incremento del canone di concessione di distribuzione del gas naturale, pagato dall’Enel Gas all’Ente, all’attivazione di meccanismi di tutela inerenti i costi dei consumi di gas da parte delle fasce deboli di utenti.

L’Ufficio Servizi Sociali ha predisposto un bando per l’individuazione dei soggetti a cui destinare le risorse che potranno utilizzarle per pagare bollette arretrate o avere rimborso di quelle pagate.

Le domande dovranno essere presentate entro il 30 dicembre 2013. Il fondo è riservato a persone aventi la residenza nel comune di Andora che abbiano una certificazione ISEE non superiore ai 15.000 o in subordine coloro che, pur avendo una ISEE superiore ai 15.000 euro abbiano perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2013 e siano principali percettori di reddito nel nucleo famigliare. Saranno ammesse al rimborso le bollette, relative al consumo di gas, pagate o non pagate per morosità, durante il periodo gennaio 2012-novembre 2013, per un importo massimo, per ogni nucleo, pari a 1000 euro.

Se le richieste di rimborso dovessero essere superiori alla cifra a disposizione, verrà stilata un’apposita graduatoria con precisi criteri di priorità dettagliati nel bando comunale.

Qualora, invece, successivamente all’assegnazione dei contributi per le domande ricevute, ci fossero ancora fondi a disposizione, l’amministrazione potrà riaprire il bando.

“Si tratta di un aiuto concreto che potrà andare a molte famiglie perché è alta la fascia di reddito ISEE che è requisito per la partecipazione – spiega Marisa Castiglia, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Andora – La crisi, infatti, ha toccato anche famiglie che fino a pochi anni fa non avevano alcun problema economico e che oggi hanno perso la sicurezza del lavoro e si trovano in difficoltà, magari anche solo temporanee. Il bando nasce dalla costante ricerca che gli uffici fanno delle normative che permettano di costituire fondi da poter destinare all’aiuto sociale. Risorse da aggiungere a quelle già stanziate a Bilancio in questi anni che ci permettono, ad esempio, di dare lavoro a dieci disoccupati grazie al progetto di inserimento socio-lavorativo, di distribuire con continuità buoni alimentari, buoni farmaci, I contributi per gli affitti e di integrare le rette per i servizi del nido, delle mense e del trasporto scolastico”.