Liguria: il 12 marzo sarà la Giornata regionale contro lo stereotipo di genere

«L’obiettivo della proposta di legge che ho presentato in Regione è l’istituzione di una giornata dedicata alla sensibilizzazione dei liguri, a tutti i livelli, sulla necessità di superare gli stereotipi di genere, che oggi dominano ancora la nostra società e producono forti diseguaglianze sul piano culturale ed economico tra donne e uomini».

Così Maruska Piredda, capogruppo di Italia dei Valori in Regione Liguria e presidente della commissione VIII pari opportunità, che questa mattina ha presentato insieme all’assessore regionale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità Lorena Rambaudi e alla consigliera regionale di Parità Valeria Maione la proposta di legge per l’istituzione per il prossimo 12 marzo della giornata regionale per l’eliminazione dello stereotipo legato al genere. «Di concerto con l’assessore Rambaudi e la consigliera di Parità Maione – spiega Piredda – abbiamo individuato questa data come giorno simbolo nella lotta agli stereotipi di genere in quanto, proprio lo scorso 12 marzo, a Strasburgo, l’Unione Europea ha approvato la risoluzione sull’eliminazione degli stereotipi di genere. Se la mia proposta otterrà l’approvazione del consiglio, la Liguria sarà la prima regione in Italia a compiere un passo fondamentale nella lotta delle diseguaglianze tra donna e uomo, dando piena attuazione a livello regionale al documento comunitario».


La proposta di legge prevede che, in occasione della Giornata regionale contro lo stereotipo, il prossimo 12 marzo, la Regione promuova l’organizzazione di campagne di informazione, indagini, studi, convegni in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado e ogni altra iniziativa finalizzata alla prevenzione degli stereotipi legati al genere, oltre che alla diffusione della cultura e dell’educazione all’eguaglianza di genere.

«Il lavoro con le scuole anche quelle dell’infanzia – spiega l’assessore Rambaudi – è fondamentale per raggiungere risultati concreti nella lotta agli stereotipi di genere. Come Regione abbiamo già attivato importanti percorsi di sensibilizzazione che hanno avuto un buon successo di partecipazione: ne sono un esempio gli eventi organizzati in occasione della giornata di contrasto alla violenza sulle donne che hanno visto il coinvolgimento attivo delle scolaresche. Siamo tuttavia consapevoli che queste iniziative siano necessarie ma non ancora sufficienti a scardinare gli stereotipi di genere fino a quando non ci sarà un significativo cambio di mentalità soprattutto nella comunicazione di massa che oggi trasmette messaggi in direzione opposta. Da parte nostra insisteremo nel nostro impegno, a ogni livello istituzionale, per attivare nelle scuole azioni di approfondimento sul tema, anche attraverso progetti in partenariato».

«A livello operativo – spiega Piredda – la legge proposta si inserisce nel solco delle azioni previste dal Programma triennale per le Pari opportunità della Regione Liguria che individua azioni strategiche fondate sui principi di equità di genere, pari opportunità e inclusione sociale. Per arrivare a dei risultati tangibili nel vivere quotidiano e nel comune sentire, è ormai riconosciuto che si debba agire su due fronti: la profonda sensibilizzazione alle tematiche di genere tra le nuove generazioni e la precisa conoscenza della situazione di palpabile disparità in essere oggi nella nostra società».

«In tal senso è indispensabile promuovere studi che traducano in numeri quello che ancora oggi è in parte relegato nella sfera della percezione e della sensibilità dei singoli. Solo conoscendo le cause e quantificando le conseguenze degli stereotipi di genere si può arrivare a neutralizzare le disparità socio-economiche tra donna e uomo e, last but not least, a sradicare ogni forma di stereotipo che genera violenza sulle donne. L’istituzione di una giornata regionale dedicata – conclude Maruska Piredda – non può certo eliminare tout court il persistere degli stereotipi di genere, ma può costituire un fondamentale momento di attenzione e monitoraggio della situazione, indispensabile nella risoluzione delle ricadute negative del fenomeno».