di Alfredo Sgarlato – (“Truman Capote-A sangue freddo” di Bennett Miller, sabato 2 novembre 21,10 LA7) – Tra gli scopi di questa rubrica c’è quello di far scoprire o rivedere film poco noti ma meritevoli di interesse. Per esempio questo “Truman Capote- A sangue freddo” (“Capote”, 2005), film che introduce la personalità di un importante e discusso scrittore americano, e in particolare della sua opera più controversa. Capote (che vedendo il film scopriamo va pronunciato “Capoti”) è maggiormente noto come l’autore di “Colazione da Tiffany”, e certamente il film che ne è stato tratto è più famoso del romanzo, più cattivo rispetto al film ma meno capace di incidere nell’immaginario collettivo.
Nel 1959 Capote venne incaricato di scrivere un reportage su un efferato fatto di cronaca. Riusci a conquistare la fiducia degli assassini e scrisse un testo che fece storia per la perfetta ricostruzione dei fatti. Il film riprende la vicenda senza tacerne le ambiguità: Capote appare attratto dagli assassini, come del resto lo sono tutti quelli che morbosamente guardano i programmi tv basati sulla cronaca nera.
Ma il principale merito del film, che è ben fatto e molto godibile, sta negli interpreti: nel ruolo di Capote uno dei migliori attori americani della generazione dei quarantenni, Philip Seymour Hoffman, che evita l’interpretazione mimetica, e l’altrettanto brava Katherine Keener nel ruolo della scrittrice Harper Lee, quella de “Il buio oltre la siepe”.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato