Albenga omaggia Don Gallo e la Scuola Genovese

di Alfredo Sgarlato – Nuovo appuntamento ad Albenga per la rassegna Ottobre De André, quest’anno sottotitolato a Don Gallo vivo e vegeto, organizzata dai Fieui di Caruggi. Sabato alla sala San Carlo è stato proiettato il film “Una canzone per il paradiso”, diretto da Nicola Di Francescantonio, che racconta Genova, i suoi musicisti e i suoi vicoli con Don Gallo e Gino Paoli novelli Dante e Virgilio. Presenti in sala il regista, che ha raccontato come abbia autoprodotto il film a proprie spese, e molti aneddoti sulla lavorazione. Il film è stato mostrato in vari festival all’estero, dove gli spettatori credevano che Don Gallo fosse un personaggio di fantasia interpretato da un attore professionista.

In sala anche il cantautore Settimo Benedetto Sardo, coautore delle musiche insieme a Gian Piero Reverberi., che ha cantato la canzone che dà il titolo al film accompagnato da un trio di ottimi musicisti. Purtroppo l’audio disastroso della sala San Carlo ha reso molti dialoghi del film incomprensibili: peccato perché le testimonianze erano interessanti. Per esempio Gino Paoli spiegava come lui e gli altri musicisti suoi amici (la definizione di Scuola genovese non è amata dai partecipanti) avessero tutti una malinconia di fondo dovuta all’essere stata bambini durante la guerra: chi ha combattuto aveva degli ideali per farlo, giusti o sbagliati che fossero, loro avevano solo subìto.

Si racconta perché proprio a Genova sia nata una straordinaria fioritura di musicisti: essendo una città portuale girava moltissima musica, gli americani portavano il jazz, i francesi gli chansonnier; in seguito arrivarono anche i dischi di musica brasiliana. Dove c’è incontro di culture nasce l’Arte: non a caso il jazz nasce a New Orleans e i Beatles a Liverpool…

Saggiamente il film si sofferma maggiormente su Umberto Bindi, il più trascurato dei cantautori genovesi, emarginato in vita per il suo anticonformismo incontenibile, riverito come il più colto musicalmente dai compagni di strada. Nel film appaiono anche alcuni nostri concittadini, il regista Enrico Aretusi e la compagnia di Trallallero Albenga Canta. Un lavoro fatto col cuore che il pubblico presente ha molto apprezzato. L’incasso delle proiezioni del film è destinato alla Comunità San Benedetto al Porto.

* Foto di © Stefano Goldberg