Savona: con il Furioso domenica si alza il sipario per la stagione autunnale dell’Opera Giocosa

di Laura Sergi – Domenica 20 ottobre, alle ore 15.30, si alzerà il sipario del Chiabrera di Savona per la stagione lirica autunnale del Teatro di Tradizione dell’Opera Giocosa. Sul palco, i due atti de ‘Il Furioso all’Isola di San Domingo’, melodramma semiserio di Gaetano Donizetti che, nella loro prima di inizio d’anno del 1833 al teatro Valle di Roma, portarono a svenimenti a ripetizione tra le spettatrici, tanto era il dolore e l’angoscia che trasmisero. ‘Così registrano le cronache – ha dichiarato il presidente dell’Opera Giocosa, Tito Gallacci -. Probabilmente però la colpa sarà stata del caldo o dei busti che andavano di moda in quegli anni!’. Non più svenimenti alla Scala di Milano, in quello stesso anno, ricorda ancora Gallacci, dove andò in scena la seconda versione che riduceva il melodramma a due soli atti, ma tanti fazzoletti tra le mani e tanta commozione.

La trama: Cardenio (il baritono Simone Alberghini) non riesce a perdonare la moglie Eleonora (Cinzia Forte, soprano di agilità) per il suo tradimento e si rifugia nell’Isola di San Domingo, dove pure, per un naufragio, si rifugia anche la moglie che lo sta cercando. Il Furioso è ben lungi dal perdonarla, e sta per ammazzarla. Capita a proposito allora Fernando (Francesco Marsiglia), il fratello di Cardenio (ma ci giungono proprio tutti in quest’isola!), che salva la cognata. Però Cardenio è sempre in preda al delirio: ora vuole morire per annegamento, e Fernando ora salva lui. Un po’ per l’emozione, un po’ per le tensioni, Cardenio adesso è più lucido, ma non vede altra soluzione: non riesce a sopportare il dolore per il tradimento e persiste nel suo proposito di voler morire. Inutile che la moglie continui a chiedergli perdono!, casomai, se proprio insiste, morranno insieme: ognuno punterà la propria pistola verso l’altro (‘Quando la man ti stringo sparerò, sparerai’). Accetta Eleonora, ma poi lui la vede puntare l’arma verso se stessa: è lei l’unica colpevole. A Cardenio non rimane altro che riconoscere quanto la moglie sia davvero pentita, con buona pace del servo Kaidamà (Federico Longhi) e delle bastonate che ha dovuto sopportare dal Furioso. Nel cast anche Leonardo Galeazzi nel ruolo di Bartolomeo e Marianna Vinci in quello di Marcella.

Regia di Francesco Esposito, coreografie di Maria Cerveira, costumi di Santuzza Calì, Orchestra e Coro Bergamo Musica Festival, Maestro Direttore Giovanni Di Stefano, Direttore del coro Fabio Tartari, realizzazione dei recitativi al fortepiano di Carmen Santoro. Prima Mondiale della nuova versione critica della Fondazione Donizetti di Bergamo a cura di Maria Chiara Bertieri e delle realizzazioni sceniche di Lele Luzzati.

I bozzetti di Lele Luzzati (rielaborati da Michele Olcese) vennero commissionati a Luzzati dal Teatro dell’Opera Giocosa anni fa per un progetto con la Repubblica Domenicana che non andò mai a buon fine. La preziosità dei bozzetti inediti ha fatto lievitare i costi dell’opera per cui si è ricorsi ad una coproduzione a sei: Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti, Teatro Luciano Pavarotti di Modena, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Municipale di Piacenza, Ravenna Festival e l’Opera Giocosa. Però Bergamo Musica Festival Donizetti ha richiesto la Prima, e il presidente Gallacci alla fine ha detto sì perché questo avrebbe portato il nome di Savona sui depliants bergamaschi che sono una vetrina importante per i melomani di tutto il mondo.

Attendiamo quindi l’evento del ‘Furioso’ alla sua prima savonese, domenica 20 (nella foto di Gianfranco Rota un momento dell’anteprima di Bergamo). Biglietteria fino a sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, oppure un’ora prima dell’inizio di spettacolo. Il last minute si attiva mezz’ora prima dell’inizio dell’evento sui posti disponibili e non prenotati.

* Foto di © Gianfranco Rota – PhotoStudio UV