Savona: con la ”festa dei lettori”, una giornata dedicata ai libri e alla lettura

(fp) – Ritorna il consueto appuntamento con la” festa dei lettori”, una giornata dedicata ai libri, alla lettura, soprattutto ai lettori, a chi ha scelto di esserlo a chi lo è diventato per caso, a chi lo è senza saperlo. È un evento a livello nazionale che viene riproposto dall’Associazione Presidi del Libro in diverse città d’Italia, l’ultimo sabato di settembre: “Isola”è il tema della nona festa del lettore; il Presidio del libro di Savona, sabato 28 settembre, dalle 16,30 alle 18, in Sala Rossa incontra la cittadinanza per una chiacchierata che coinvolge Peter Pan (l’isola che non c’è) e Robinson Crusoe (l’isola in cui visse in solitudine), due naufraghi a confronto.

Il pomeriggio dedicato alla passione per la lettura è a cura dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili. Dalle ore 16 alle ore 17.30 in Corso Italia – spazio antistante ex Informagiovani – la Biblioteca Civica ripeterà anche l’iniziativa “Pesca un libro”: verranno dati gratuitamente ai cittadini che lo desiderano volumi frutto delle numerose donazioni alla nostra Biblioteca. Nella stessa sede ed orario si svolgerà un’originale iniziativa dal titolo “Lettori di strada”: alcuni giovani “Volontari della cultura” leggeranno per tutti brani tratti da Peter Pan, Robinson Crusoe e altri testi riferiti all’iniziativa in programma nello stesso giorno presso la Sala Rossa del Palazzo Civico di Savona. Dichiara l’Assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili Elisa di Padova: “Siamo molto lieti di aver messo a sistema le iniziative promosse dal Presidio del Libro e dalla nostra Biblioteca, con l’obiettivo di promozione della lettura e della partecipazione. Stiamo inoltre progettando una serie di appuntamenti per festeggiare insieme l’anniversario della Sezione Ragazzi della Biblioteca”.

Peter Pan (l’isola che non c’è) e Robinson Crusoe (l’isola in cui visse in solitudine), due naufraghi a confronto. «Peter Pan nasce in teatro con una commedia del 1904 (Peter Pan o il ragazzo che non voleva crescere) e successivamente diventa il personaggio dell’omonimo romanzo che noi conosciamo fin dalla nostra infanzia, per Robinson Crusoe l’anno di nascita è il 1719. All’incirca due secoli dividono le due opere che rappresentano momenti diversi della società inglese: Robinson incarna l’Homo economicus che parte dal nulla, sfrutta le poche cose che trova e le utilizza al meglio, rincorre il denaro definito dall’autore stesso ”il denominatore comune del mondo”, fa attenzione alle dinamiche della lotta di classe poiché sceglie di fare di Venerdì il suo servo, autentico rappresentante del proletariato che il mercante borghese sfrutterà a suo piacere».

«Peter Pan sceglie di non affrontare la vita perché pensa che non gli piacerà, a poche settimane dalla nascita decide di scappare prima di provare a stare nel mondo in cui è nato, un mondo fatto di regole per gli adulti non per i bambini: la sua immaginazione trasforma la realtà e riesce a superare ogni ostacolo; la fantasia dona ali per volare e superare qualunque distanza. È questa la risposta di Barrie, l’autore di Peter Pan, di fronte alla società perbenista inglese dei primi anni del ‘9oo, società sempre pronta alla critica e alla maldicenza, attenta alle apparenze e alla rispettabilità, dove le donne hanno una funzione ben definita già da bambine devono imparare a fare pulizia e a fare le mamme. Quella di Peter Pan è ben più di una semplice fiaba per bambini e questo ci fa comprendere il permanere del suo mito».

«Non è opera di evasione come fuga dalla realtà ma opera di fantasia che apre un varco verso i territori dell’anima. Peter Pan è un’opera complessa che ha interessato anche il mondo della psicologia e della pedagogia, che ci ricorda la poetica del fanciullino di Pascoli. Tutti noi abbiamo un’isola come luogo simbolico dell’immaginazione:approdo felice, spazio di libertà e di evasione o reclusione e separazione angosciosa da ciò che ci è noto, dal familiare, dal sociale, essa rappresenta una tappa fondamentale del viaggio della vita. Non tutti riconoscono la loro isola, non tutti la vedono, mentre alcuni non si stupiscono più di trovarla, rileggendo con più attenzione Robinson Crusoe e Peter Pan forse vedremo meglio la nostra isola».