di Alfredo Sgarlato – (“American graffiti” di George Lucas, sabato 28 settembre ore 15,25 IRIS) – Film di culto per una generazione, “American graffiti” (1973), si pone come oggetto singolare nella carriera di George Lucas, girato com’è a metà strada tra la fantascienza distopica del bellissimo e poco visto “L’uomo che fuggi dal futuro” e quella epica di “Star wars”, film leggenda se ce n’è uno.
Nella storia di quattro ragazzi che passano l’ultima notte al paesello prima di partire per la guerra c’è l’argomento cardine del cinema della New Hollywood degli anni ’70: la drastica fine del sogno americano, che è alla base di molti altri film indimenticabili, come “L’ultimo spettacolo” di Peter Bogdanovich, “Il re dei giardini di Marvin” di Bob Rafelson o ”Un uomo da marciapiede” di John Schlesinger.
In più questo film aggiunge un altro tema forte che sarà sempre più presente nel cinema successivo, la nostalgia di un passato che forse non è mai esistito, un’età dell’innocenza in cui il rock’n’roll poteva salvare il mondo, dando vita all’industria culturale del revival. I personaggi di “American graffiti”, uno dei quali interpretato dallo stesso attore, Ron Howard, saranno alla base della serie tv di maggior successo di tutti i tempi “Happy days”.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato