Notizie dalla crisi: a Palazzo Nervi polemiche e poche novità dal tavolo sul lavoro

di Fabrizio Pinna – Fase interlocutoria e nessuna reale novità concreta dal tavolo sul lavoro convocato dalla Provincia di Savona che si è tenuto ieri a Palazzo Nervi. Presenti i vertici della Provincia, delegazioni sindacali, Camera di Commercio e associazioni economiche, oltre a rappresentati della Regione Liguria, tra i quali l’assessore regionale allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli ed Enrico Vesco, assessore nella giunta Burlando alle Politiche attive del lavoro e dell’occupazione.

Dei 69 Comuni della Provincia di Savona, più o meno 1/3 i sindaci che hanno partecipato alla riunione; del tutto assenti invece i parlamentari savonesi. E su questo, polemico il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza: «Il tavolo era stato convocato da un po’ di tempo ma i parlamentari savonesi non hanno neppure avuto la cortesia di avvisare della loro assenza: questo la dice lunga sul grado di attenzione che hanno per il loro territorio di riferimento; un atteggiamento poco rispettoso per la nostra Provincia, davvero poco accettabile». Critiche respinte da Eric Festa, il portavoce savonese del Movimento5 Stelle: «ci pare un tavolo dagli scarsi contenuti, messo in piedi proprio da coloro che stanno determinando questa crisi: un incontro dove si spendono quaranta minuti di saluti introduttivi, altri 40 per i saluti finali e con magari solo mezz’ora di discussione. Ci pare che la crisi economica del savonese ed il suo futuro occupazionale abbiano bisogno di altre e più concrete risposte».

«Ringrazio la Provincia per la sua iniziativa, tuttavia l’evoluzione degli assetti istituzionali faranno venire meno la funzione di questo livello», ha dichiarato da parte sua ieri nel pomeriggio in una nota Anna Giacobbe, la deputata del Pd: «È necessario quindi che la Regione assuma rapidamente la questione savonese, nella sua gravità e specificità, ed anche con le potenzialità che ci sono e che vanno sino in fondo messe in campo. Sono disposizione degli enti locali per svolgere sino in fondo la funzione di raccordo e di sollecitazioni delle istituzioni nazionali che compete ai parlamentari, per porre con forza queste problematiche». A fine riunione, senza molto ottimismo, un cauto impegno per una maggiore incisività da parte della Regione Liguria, espressa per voce dell’assessore Vesco: «Il quadro è senza dubbio allarmante, per questo ci attiveremo con il governo per ripristinare il tavolo anti-crisi per la Provincia di Savona in sede di Ministero dello Sviluppo Economico, riprendendo in mano i temi della crescita e dell’occupazione per questo territorio in grave sofferenza. È chiaro che siamo in un contesto di scarse risorse, a cominciare dai soldi per la cassa in deroga, e al momento i segnali non sembrano incoraggianti».

Molto dura sull’esito del tavolo la presa di posizione dell’Unione dei Senza Lavoro Savona, peraltro ammessa solo negli ultimi giorni al summit: «Narrazioni, passerelle, slide e fotografie, anche sfocate, della realtà provinciale; ma anche qualche conferma. Questo in estrema sintesi, il contenuto degli interventi istituzionali che si sono avvicendati al tavolo provinciale sul lavoro».

«Partiamo dalle conferme. Prima conferma: l’incontro provinciale è stato letteralmente snobbato da tutti i parlamentari liguri. A testimoniare, ancora una volta, la lontananza della ‘politica’ dalle drammatiche condizioni economico-sociali del territorio nel quale sono stati eletti. Poi si dice che bisogna riavvicinare la politica ai cittadini! Il riassetto istituzionale (decadimento delle provincie) ha prevalso. Un’altra conferma è stata anche la scarsa presenza dei consiglieri regionali, se ne sono visti pochi; ma qualcuno c’era».

«Seconda conferma: le narrazioni. Le narrazioni sui futuri sviluppi della provincia e sulla mission di attrarre imprenditori e imprese, la piattaforma Maersk, la centrale di Vado, Noberasco, la Piaggio, Bombardier, Cantieri Baglietto, gli sgravi fiscali alle imprese… Narrazioni, e ancora narrazioni. La logistica anche al servizio di medie e piccole imprese per l’export, perché l’export è aumentato. Il polo dell’energia incentrato sulla piattaforma tecnologica di Ferrania (nuovamente riesumata) e sulla OCV di Vado per la realizzazione delle RIU (Reti Interne di Utenza). L’allargamento dell’accordo di programma per la valbormida che deve arrivare a includere anche le aree di Vado della ex OCV. Riaprire i tavoli romani che si sono interrotti nel frattempo, i finanziamenti che non ci sono, ma si farà ricorso alla promozione di questi progetti e si chiederà l’intervento di grandi organizzazioni finanziarie internazionali. Narrazioni».

«I piani di Azione per i prossimi 7 anni con finanziamenti europei. Narrazioni. Per la cassa in deroga gli stanziamenti sono insufficienti, i soldi ci sono, forse, dovrebbero arrivare, forse nella prima settimana di agosto. Ma non avevate detto a giugno che sarebbero andati in pagamento quelli di febbraio? Ancora narrazioni. Marziani o extraterrestri? Un consesso che all’unisono, dalle organizzazioni sindacali confederali presenti al tavolo (CGIL, CISL, UIL), all’unione industriali, alle categorie imprenditoriali, alla politica provinciale e regionale, nella ferrea logica delle larghissime intese, tutti compatti hanno intonato il coro delle narrazioni».

«Rimarchiamo che gli unici esclusi da queste larghissime intese siano il lavoro e i lavoratori! Unico intervento concreto e reale è stato il nostro che ha posto sul tavolo questioni reali e vitali, alle quali naturalmente oggi non si è risposto. Una cosa però la abbiamo capita benissimo, loro e le loro narrazioni hanno portato a questo disastro, e hanno intenzione di continuare, nonostante oggi in provincia ci sia stata la testimonianza reale e fisica del fallimento delle politiche e delle strategie entro le quali, gli stessi soggetti, hanno condotto e consumato tutte le crisi industriali di questi anni. Se c’è bisogno di falegnami per rimettere in piedi i tavoli che nel frattempo si sono ‘rotti’, tra di noi, inoccupati, c’è qualcuno che sa rimetterli a posto!».

* L’intervento dell’Unione dei Senza Lavoro Savona ieri al tavolo provinciale