Gama e CCP: un mare di Colori all'Ara Village; un sabato itinerante fra Albenga e Alassio

Un mare di Colori all’Ara Village: appuntamenti per l’estate 2013 sulla tematica dei colori, dopo quelli della scorsa estate in “bianco e nero”, a cura del CCP Centro Culturale Paraxo. AMA i colori, Arte Medicina Alimentazione: sono discipline diverse che si intrecciano all’arte per riscoprire, immersi nella natura, il contatto con l’essenza delle cose, per ritrovarsi più ricchi e consapevoli. Tre appuntamenti, uno al mese, il sabato sera: incontri con degustazione e la domenica: apertura dei laboratori per attività in stage nello studio aperto dell’ARA Village di Alassio (sabato 20 e domenica 21 luglio, sabato 3 e domenica 4 agosto, sabato 21 e domenica 22 settembre).

Domani, sabato 20 luglio, un ricco programma itinerante: si parte alle ore 18 da Albenga presso GAMA (Galleria d’Arte Moderna): “Sculture di Renza Sciutto e Arte Africana, collezione Friedmann”, a cura di “science4art”, con l’intento di divulgare e conservare i Beni Culturali, effettuerà una visita guidata alla mostra e alla collezione permanente della galleria.

A seguire il Dr. Bruno Albertino presenta “Essere&Apparire nell’arte africana”: «L’attività creativa degli artisti africani – spiega Albertini – si esprime in una vasta gamma di materiali e forme, anche se le sculture lignee: maschere e statuaria, rappresentano il contributo più significativo. Nella realtà africana, linguaggio estetico, pensiero religioso e struttura sociale sono legati in un’unità inscindibile che è l’elemento caratterizzante la cultura tribale. Nell’oggetto africano, la funzione è essenziale, è la ragione prima del suo esistere.

Maschere, feticci, figure di maternità e di antenati popolano il complesso mondo religioso africano. Oggetti carichi di potenza soprannaturale, mai realizzati con una semplice finalità estetica , ma simulacri del divino in grado di proteggere chi li possiede da influssi maligni. La maschera rappresenta l’espressione più autentica del codice morale e del codice religioso. Essa materializza il “sovrannaturale” e mantiene vivo il legame tra il mondo reale e l’aldilà. Diviene indispensabile per salvaguardare la coesione sociale ed è concepita per essere vista in movimento, in un contesto rituale dove musica e danza ne accrescono la forza. Indossandola, l’individuo perde la sua identità, si trasfigura, si sublima».

La seconda tappa è alle 19.30 ad Alassio, presso l’Aara Village dove gli ospiti saranno accolti con un aperitivo cromatico durante la visita della mostra del MISA-Paraxo e a seguire l’arch. Tiziana Leopizzi presenterà il progetto MISA-Ipotesi Dinamica, progetto di Ellequadro Documenti Genova. «ll nostro Paese registra il più alto contenuto al mondo di opere d’arte», ricorda Leopizzi: «Questo non riguarda solo il nostro illustre passato, ma anche il presente in cui la propensione all’arte e al ‘bello’ è sempre vitale. Le Aziende Leader nel proprio settore, unite nel network del MISA, raccogliendo come fanno il testimone della Committenza tradizionale, sono finalmente recepite come giacimenti culturali per la Comunità e risorse per il territorio, mentre il dialogo Arte e Impresa è il volano di una comunicazione diversa, incisiva e gratificante. La cultura aziendale, al di là dell’evento specifico, viene divulgata poi durante tutto l’arco dell’anno grazie al format che prevede la presenza di tutti gli Aderenti al progetto ad ogni nuovo MISA. Il coinvolgimento diretto dell’Azienda è quindi come partner attivo, non più solo sponsor».

Con l’ultimo trasferimento alle ore 20.30 alla fattoria dei colori, la terza tappa: Marina Manieristi, naturopata e iridologa con Master in Naturopatia presso l’Istituto Rudy Lanza di Luserna San Giovanni; specializzata in psiconeuroimmunologia della nutrizione e intolleranze Alimentari e consulente di alimentazione energetica cinese, ci porterà tra “i colori della dieta mediterranea”: «La dieta Mediterranea, proclamata “Patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO, è ricca di sapori e colori intensi.L’abbondanza di verdura, frutta di stagione, cereali, legumi con l’aggiunta di pesce e olio di oliva, ricchi grassi insaturi (quelli “buoni”), la rendono ottimale nella prevenzione, ma anche nel superamento, di numerose patologie. Ma siamo sicuri di seguire ancora i canoni della Dieta Mediterranea? Un viaggio nelle tradizioni e nelle abitudini alimentari dei nostri nonni, ci farà riscoprire come una cucina povera e sana possa anche essere allegra e gratificante».

Terminato l’intervento gli ospiti potranno degustare un menu d’Autore, ispirato alla serata e alle tematiche trattate nei vari interventi. Il programma della serata continua con la Testimonianza del Dr. Roberto Ravera, Psicologo e Primario all’ASL1 di Imperia e cofondatore dell’associazione FHM Italia in Sierra Leone, del Progetto di cooperazione sanitaria per Madri e Bambini.

A chiudere questo primo appuntamento “African Beauties” presentazione e proiezione video a cura della Dr. Anna Alberghina. «Le donne africane sono, ancora oggi, il fulcro della famiglia e della società, ma l’enorme mole di lavoro di cui devono farsi carico non le affranca dalle pesanti regole di un regime fortemente patriarcale. Da tempo immemorabile hanno curato il proprio aspetto, spesso a prezzo di sofferenze e sacrifici, dettati da canoni per noi incomprensibili.Questa bellezza non è un fatto “naturale”, legato alle fattezze elargite dalla natura.Questa bellezza è incisa sui loro corpi con segni e simboli che diventano indispensabili per essere accettate dal gruppo e per diventare, un giorno, mogli e madri», spiega Anna Alberghina.«Acconciature, ornamenti, scarificazioni e tatuaggi, sono, dunque, innanzitutto, una testimonianza della loro appartenenza tribale e del loro status sociale. Persino vere e proprie mutilazioni vengono accettate coraggiosamente perché parte integrante della loro identità culturale.Nel realizzare decorazioni ed accessori esse esprimono una stupefacente creatività, che utilizza materiali poveri come bottoni, conchiglie, spille da balia e, persino, cinturini di orologio! “African beauties” racconta, attraverso cento ritratti femminili, una storia grande come il continente africano e lunga come la storia dell’umanità: la storia della bellezza femminile».

I posti sono limitati è pertanto necessaria la prenotazione inviando una mail ad: ara.alassio@gmail.com , la quota di partecipazione è di €. 25,00 compresa la Degustazione d’Autore.

Il CCP – Centro Culturale Paraxo è un’associazione culturale che opera dal 1988 a livello locale, nazionale ed internazionale, con l’obiettivo di promuovere il territorio, il suo patrimonio storico, artistico e naturalistico ambientale.