di Alfredo Sgarlato – (“Monsieur Verdoux” di Charlie Chaplin, sabato 13 luglio 19,05 Raimovie) – Cosa scrivere di Charlie Chaplin che non sia ancora stato scritto? Si può ancora discutere della sua importanza o se sia più indispensabile lui o Buster Ketaon (ci vogliono tutt’e due, ovviamente)? Si può semmai ricordare come il suo capolavoro assoluto non sia “Tempi moderni” o “Il grande dittatore”, che pure sono capolavorissimi, ma “Monsieur Verdoux”.
Perché Chaplin era ancora uomo dell’800, e in quasi tutti i suoi film non rinuncia a un momento patetico. In “Monsieur Verdoux”, rivisitazione del personaggio di Landrù, no. Fa ridere e basta, senza slanci sentimentali. Di più, qui Chaplin fa il “cattivo”. Un cattivo irresistibile, simpatico, affascinante, per cui non si può non fare il tifo, certo. E che quando fa la sua requisitoria contro la società quasi quasi ci convince.
Un film sottilmente politico, ma pieno zeppo di gag esilaranti. Curiosità: nel ruolo del prete appare l’attore di teatro Fritz Leiber, padre dello scrittore di fantascienza Fritz Leiber Jr.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato