di Mary Caridi – Arte e libertà di espressione sono un binomio indissolubile. Molto diffusa nelle metropoli europee, la street art è una espressione artistica che “colora” periferie degradate, in una sorta di liberazione dall’aleniazione della vita grigia e priva di spazi per i giovani, offre inconsuete e originali possibilità cromatiche agli artisti che ne hanno fatto una passione e un’arte molto interessante.
“L’aerosol-art o graffitismo è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il mondo, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano. Nella maggior parte dei casi, questi fenomeni vengono considerati atti di vandalismo e puniti secondo le leggi vigenti. Noi, invece, abbiamo individuato alcune aree da rivalutare”, spiega Guido Lugani, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Albenga, “quali ad esempio il sottopasso che collega il lungocenta a Via Deportati Albenganesi, e i blocchi anti-mareggiata posti in Viale Che Guevara. Elementi con una propria funzionalità e che, con un piccolo intervento di creatività, possono trasformarsi in uno spazio per gli writers e, di conseguenza, risultare più gradevoli”.
Iniziativa che ha riscosso un buon successo, grazie anche al rispetto rigoroso delle location offerte ai protagonisti di questa arte insolita.