Vlaminck, Les années décisives (1900-1914): grande mostra a “L’Annonciade” di Saint Tropez

di Claudio Almanzi – Un grande evento artistico, che ripercorrerà in parte la grande retrospettiva del 2008 al Museo del Lussemburgo a Parigi, sarà allestita a Saint Tropez nel prestigioso Museo de “L’Annonciade”. Ad inaugurare l’evento il 5 luglio (alle ore 19) saranno il sindaco Jean Pierre Tuveri e il conservatore del museo Jean-Paul Monery. “La mostra presenta opere realizzate fra il 1900 e il 1914- dice Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte- si va dai primi dipinti della giovinezza dove già è palpabile la violenza di un’espressività caratteristica del futuro Maestro, fino alle opere realizzate nel 1914, all’inizio della Prima guerra mondiale, testimonianza delle ricerche di rappresentazione dello spazio che in quel momento interessavano Vlaminck. Si tratta di una mostra di grande interesse che offre l’opportunità di uno sguardo sulla produzione di Vlaminck in quindici anni di lavoro che lasceranno il segno sulla pittura moderna”.

In particolare sarà possibile, grazie alle opere esposte, rendersi conto del ruolo essenziale da lui svolto nel rinnovamento della pittura iniziato al principio del secolo e l’inventiva delle ricerche condotte con Derain, che fecero di Chatou uno dei centri più attivi del movimento. In quegli anni di inizio secolo alcuni grandi artisti, come Vlaminck, rimisero infatti in discussione assunti che sembravano intoccabili, furono inoltre promotori di sconvolgimenti estetici che influenzeranno poi l’opera di tanti altri autori contemporanei. “L’opera di Vlaminck – dice Daniele Decia, esperto d’arte della Fondazione Dars di Milano- va considerata sia attraverso la relazione con la generazione post-impressionista che l’ha preceduta :Van Gogh, Gauguin, i Nabis, Cézanne, Signac, sia per la straordinaria audacia che la conduce verso una gestualità espressiva. La mostra va vista assolutamente in quanto vi sono esposte opere che fanno capire come l’eccesso nell’uso del colore diventi pian piano una delle caratteristiche stilistiche e formali di Vlaminck e come la sua deformazione selettiva non tema alcuna esuberanza. Vlamink, come spesso usava lui stesso dire di sé, esalta tutte le tonalità, traspone in un’orchestrazione di colori puri tutti i sentimenti che percepisce. È un barbaro tenero e pieno di violenza”. La grande mostra, che si annuncia come uno dei maggiori eventi dell’estate culturale in Costa Azzurra, proseguirà fino al 14 ottobre.