Richard Matheson, l’uomo ai confini della realtà

di Alfredo Sgarlato – Ci ha lasciati domenica 23 Richard Matheson, scrittore e sceneggiatore americano, nato nel New Jersey il 20 febbraio 1926, che senz’altro è stato tra i preferiti di ogni appassionato di fantascienza. In realtà le sue opere si situavano spesso al confine tra fantascienza, horror e fantastico puro, in quel genere che gli americani, molto più puntigliosi di noi nelle classificazioni definiscono “Weird fantasy”, in cui eccellevano Ray Bradbury, Fritz Leiber, Ted Sturgeon (il migliore), Harlan Ellison (un grandissimo chissà perché poco tradotto in italiano). Come molti adepti del genere eccelleva nei racconti brevi, basati sulla trovata fulminante: saccheggiando le bancarelle si può trovarne la raccolta completa “Shock” o altre parziali pubblicate da Urania.

Scrisse anche romanzi, cominciando giovanissimo, a otto anni aveva già pubblicato poesie e nel 1950 il primo racconto. Il suo capolavoro è “I am Legend”, noto in Italia col titolo “I vampiri”, scritto nel 1954 e portato più volte al cinema: la prima, e la migliore, è quella girata in Italia nel 1964 da Ubaldo Ragona, un collaboratore del grande Mario Bava, “L’ultimo uomo della terra”, interpretata da Vincent Price e con un ottimo uso del quartiere EUR come scenografia; la più recente e discussa quella del 2007 con Will Smith, appesantita da un sottotesto mistico che fraintende l’originale. Si può considerare tratto dal suo romanzo, sebbene non accreditato, anche il capolavoro di Romero “La notte dei morti viventi”. Molto bello anche “A stir of echoes”, in Italia “Io sono Helen Driscoll”(1958), interessante horror psicologico, anche questo portato sullo schermo con buoni risultati col titolo “Echi mortali”.

Ma probabilmente è il lavoro di sceneggiatore che ha dato fama e fortuna a Matheson. È stato autore di soggetti per le serie TV di culto “Alfred Hitchcock presenta” e “Ai confini della realtà”, di episodi di “Star trek”, “Storie incredibili”, “Man from the Uncle”, “Masters fo Horror”, persino “I Griffin”! Fondamentale il suo apporto al cinema: scrisse la prima sceneggiatura per “Gli uccelli” di Hitchcock, poi rifiutata dal capriccioso maestro, la serie di film di Roger Corman tratti da Poe, il gioiellino “Duel” che rivelò Spielberg e molto altro, fece anche una comparsata ne “Il Padrino”(è un senatore). Lui non c’è più ma rimangono moltissimi suoi lavori, quindi buona lettura e buona visione!

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