di Alfredo Sgarlato – (“La caduta degli Dei” di Luchino Visconti,sabato 1 giugno RAI1, ore 1,30) – Visconti è stato personaggio eccentrico nella storia del cinema italiano, essendo stato portato dalla propria natura e cultura e raccontare la Storia con la maiuscola invece delle storie quotidiane o personali. I critici fanatici del Neorealismo non perdonarono mai il suo “tradimento”, specie per quanto riguarda gli ultimi film, sempre più intrisi di letteratura, decadentismo e gusto per la perfezione formale.
Solo da alcuni anni è totalmente rivalutato, anche riguardo a film come “La caduta degli Dei”, incompreso al momento dell’uscita (1969). qui si racconta la storia di una famiglia di industriali tedeschi all’avvento del nazismo. Il film è un sontuoso e barocco melodramma intriso di violenza e psicoanalisi. La leggenda vuole che il perfezionismo maniacale di Visconti arrivi al punto di aver assoldato un criminale nazista latitante per il ruolo di un ufficiale delle SS, ma è appunto leggenda.
L’aspetto però più interessante del film, che solo un genio come Visconti poteva affrontare, è l’omofilia intrinseca al nazismo, la sua componente orgiastica, sebbene mascherata dal proprio opposto. Certo, una delle interpretazioni storiche proposte dal film è errata: il nazismo non distrusse la borghesia e le sue tradizioni, che anzi sfruttarono il nazifascismo e gli sopravvissero. Ma è un dettaglio, rimane un film straordinario.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato