di Alfredo Sgarlato – (Il tagliagole” di Claude Chabrol, venerdì 10 maggio, ore 9,20 IRIS) – Tra i registi della Nouvelle Vague, tutti innamorati di Hitchcock, Chabrol fu quello che ne seguì maggiormente la lezione. Quasi tutti i suoi film sono noir, tutti indagano il lato oscuro della natura umana. A quella del Maestro inglese Chabrol unisce un’altra lezione artistica e psicologica: quella del grande scrittore Georges Simenon.
Come il belga situa le sue storie in provincia e in ambienti piccolo borghesi, coacervo ideale per le passioni umane più tenebrose. “Il tagliagole”(“Le boucher”, 1969) è probabilmente il suo capolavoro, anche se nella sterminata filmografia di Chabrol, 73 titoli, si contano sulle dita i film da scartare, più che altro alcuni girati negli anni ’80, periodo per il regista francese di calo creativo. La storia è quella dell’incontro tra una piacente zitella e un uomo segnato dalla vita; potrebbe essere il grande amore ma il destino è in agguato…
Continui colpi di scena e un finale memorabile. Ottimi gli interpreti, specialmente Stéphane Audran, all’epoca moglie del regista e sua attrice prediletta (insieme alla magnifica Isabelle Huppert). Imperdibile.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato