Albenga: la Fionda di Legno 2013 a Carlo Petrini (con fotogallery)

di Alfredo Sgarlato – Con l’ormai classica cerimonia /spettacolo al Teatro Ambra di Albenga, è stata consegnata la Fionda di Legno 2013 a Carlo Petrini. Con la scelta di Petrini I Fieui di Caruggi sono voluti uscire dal mondo dello spettacolo e premiare una persona che lavora per la riscoperta dei valori legati al cibo e all’agricoltura, ambito in cui Albenga costituisce un’eccellenza. Lo spettacolo, presentato da Mario Mesiano, è cominciato con l’esibizione del mimo Simone Barbato, davvero molto bravo e divertente. Quindi Mauro Vero ha cantato la canzone che ha scritto in onore della Fionda. Poi si sono esibiti Danila Satragno, una tra le più brave cantanti jazz italiane, ormai ingauna di adozione, che ha cantato “Geordie”e, a sorpresa, Franco Fasano, che ha cantato uno dei suoi maggiori successi, “Io amo”, in coro col pubblico.

Intervistato da Gino Rapa Petrini ha raccontato alcuni aneddoti della propria vita: il fatto che la levatrice si chiamasse di cognome Gola, cosa che lo ha predestinato; le vacanze in colonia a Laigueglia e, soprattutto, il servizio militare ad Albenga, alla Turinetto, con l’ottimo ricordo lasciatogli dalle trattorie del centro storico. Quindi ha introdotto alcuni concetti molto interessanti.

Qual’è il “cibo identitario” italiano? Pasta al pomodoro, due prodotti che vengono dall’estero. Quello vicentino? Il baccalà (norvegese) con la polenta (di mais, che viene dall’America). Quello piemontese? La bagnacauda, fatta con olio e acciughe liguri. Le tradizioni, spiega Petrini, sono in realtà qualcosa che si evolve nel tempo, si mescola, non qualcosa di immutabile.

L’idea di Slow Food, ci racconta, gli è venuta in contrasto col mondo, tipicamente anni ’80, degli Yuppies, che, spiega, scambiavano la frenesia per efficienza. Anche Petrini però non è del tutto estraneo al mondo dello spettacolo, anzi, ha origini di musicista ed ha anche partecipato al Premio Tenco (altra realtà ligure da salvaguardare come i prodotti tipici locali). Dopo l’intervista riprende la parte ludica, con il ritorno in scena di Simone Barbato in veste di tenore che, accompagnato dal Maestro Leonardo Ferretti canta “Tu ca nun chiagne”; un monologo del comico Enrique Balbontin, particolarmente in forma, ovviamente sul tema dell’ospitalità ligure, quindi il nostro Davide Geddo ha cantato “Angela”, accompagnato dal divertente video della canzone girato da Gabriele Lupo e sceneggiato da Davide Aicardi.

Petrini – applauditissimo dalla sala colma di pubblico e dagli amministratori liguri intervenuti numerosi in rappresentanza di Regione, Provincia e Comune – ha poi ricevuto la Fionda, consegnata da Antonio Ricci. Finale con l’omaggio a Enzo Jannacci, potenziale Fionda purtroppo non assegnata per colpa della malattia: tutti gli artisti presenti, i Feiui, l’insostituibile “Bassa manovalnsa”, gli amministratori, cantano “Vivere”.