Papa Francesco? Clicco mi piace…

di Sandra Berriolo – Il web mi entusiasma per quanto si entusiasma sul Papa. Ieri pomeriggio su Facebook era tutto un “attendiamo con ansia” , poi un tripudio di “è bianca, è bianca” ed infine una ovazione di “mi piace” spinti fino al “mi piace tantissimo” seguito da cuoricino. In effetti, per essere un Paese che dice vorrebbe staccarsi dall’ombelico Chiesa, si notava una assoluta attenzione per questa elezione. In fondo, diciamolo, lo staff organizzativo della Chiesa cattolica è una cosa a sé rispetto all’accozzaglia di gente che ci governa. Quindi perché interessarsi? E invece anche persone dichiaratamente di sinistra o che normalmente pubblicano belinate con cuoricini e micetti (pure io i micetti) erano tutti protesi (non pròtesi) verso ‘sto comignolo guardianato dal gabbiano Jonatan.

Dalle otto di sera poi è esploso il delirio di discussioni sul passato poco chiaro del Pontefice versus il suo impegno con i più sfortunati. Ora io mi domando: ma se la Chiesa a volte già interessa poco a chi crede in Dio, perché gli atei dichiarati devono entrare nel merito della vita del Papa? In fondo alle regole della Chiesa devono obbedire solo coloro che credono, gli altri possono fregarsene no? Cosa ne importa se è o meno favorevole ai matrimoni gay (per fare un esempio) se intanto mai vorrei sposarmi in Chiesa neppure se sono etero? È come se io andassi a questionare sulle regole del buddismo senza esserne un fedele.

Inoltre credo che nella vita di molte persone importanti ci siano ombre leggere che magari sono state ingigantite da una serie di persone e situazioni complesse. Direi che è meglio guardare al presente e al futuro anziché al passato a tutti i costi. Anche noi umani abbiamo il nostro passato oscuro. Non è mai successo a nessuno di votare per Berlusconi e poi cambiare idea anni dopo? E ancora: come mai ciascuno di noi ritiene gravi solo le cose che fa lo schieramento opposto? Negli ultimi giorni abbiamo visto uscire notizie di dubbio comportamento finanziario anche su Grillo, che quindi sarebbe uguale a molti altri politici. Io direi di verificare prima di condannare (urca, lo dice sempre anche Silvio). Però una volta sicuri del fattaccio, si condanna punto e basta, non si rielegge.

Considero infine anche che noi popolo non votiamo il Papa e neppure i vescovi e i Cardinali, che vivono la loro carriera di vita propria. Però abbiamo votato per mandare in Parlamento Cicciolina e anche l’ultima volta abbiamo rivotato gente che poi mette in posti di responsabilità delle Minetti o ha usato (e userà ancora, temo) i nostri soldi per farsi fresco in estate nella villa ai Caraibi.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo