PAROLA DI CASSIOPEA – Questo non è amore!

di Cassiopea – Oggi voglio raccontarvi cosa è successo alla mia amica Artemide. Nella nostra allegra combriccola amiamo farci molti scherzi. Qualche esempio? Ieri, al citofono: “Onoranze funebri, siamo venuti a prelevare la salma…”; oppure al telefono: “qui è lo zoo, abbiamo perso la capra, è mica lì da voi?”. E così via. Anche se siamo adulti amiamo giocare, scherzare, ridere insieme con l’altro e non dell’altro.

Ieri mattina ad Artemide arriva una telefonata sul cellulare. Pronto? Pronto? Dall’altra parte riattaccano. A quel punto partono una serie di messaggi simpatici e buffi che glorificano la sua voce dolce e sensuale. E ipotizzano sulla bellezza della persona a cui al voce appartiene. Al che Artemide, per una serie di coincidenze in cui la realtà supera la commedia pensa “sono gli amici!” e gioca. Ve la faccio breve: ovviamente avrete capito che dall’altra parte c’era uno sconosciuto (ovvero potrebbe essere chiunque e ovunque) e non gli amici e immaginate la faccia della povera Artemide quando ha realizzato il fatto che questa storia avrebbe potuto non concludersi con una bella risata. Mi ha detto: “pensa la persona più stupida dell’universo. Fatto? Moltiplicala per un miliardo, ecco, quella sono io!”.

E mi tornano alla mente agghiaccianti resoconti della polizia e altrettanti articoli di cronaca nera sui quotidiani. La ragazza uccisa dal fidanzato respinto conosciuto in chat… ma più di tutto mi torna in mente un processo in America dove il violentatore si giustificava così: “lei era accanto a me sulla metro e aveva quella maglietta così stretta e scollata e respirava”. O il famoso pugile che aveva massacrato una ragazza perché “dopo aver passato la serata insieme e dopo aver accettato di salire in camera da lui… ci aveva ripensato e aveva detto di no”. E secondo lui non poteva, arrivati a quel punto, dire di no. Tanto va la gatta al lardo… enuncia il proverbio. Però se io ordino un pacco posso cambiare idea e rimandarlo al mittente. Se io decido di licenziarmi, di non fare più quel lavoro, do i giorni di preavviso, mando la raccomandata e stop. Se non compro più il vestito che ho provato la commessa non mi ammazza di botte (spero), non mi perseguita, non mi spaventa e non mi obbliga con la violenza sia fisica che psicologica a fare ciò che non voglio.

Cari amici, l’Amore è bello proprio per questo: la libertà, la gratuità, il miracolo di due esseri che liberamente si cercano. Non ci sono amuleti né pozioni magiche, né catene, né contratti, né scartoffie… e tanto meno minacce che tengano. L’amore vola. E ve lo ripeto con le parole di D’Annunzio che il bello dell’Amore è proprio questo: il suo mistero impalpabile… come una farfalla che si posa sulla tua spalla, se la prendi con le dita le taglierai la polverina magica dalle ali e lei non potrà mai più volare! E forse tu dal quel giorno non riuscirai mai più a sorridere veramente. Buon Amore a tutti!

La vostra appassionata Cassiopea (e-mail: cassiopea@albengacorsara.it).

Poesia «Rimani! / Riposati accanto a me / Non andare…/ io ti veglierò / io ti proteggerò / ti pentirai di tutto fuorché di essere venuta a me / liberamente, fieramente. // Ti amo / non ho nessun pensiero che non sia tuo / non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te / lo sai / non vedo nella mia vita altra compagna. /Non vedo altra gioia. / Rimani. Riposati. Non temere di nulla. / Dormi stanotte sul mio cuore» Gabriele D’Annunzio

* Parola di Cassiopea: la rubrica Corsara di Cassiopea