Loano: presidio contro il razzismo e i neofascismi

di Fabrizio Pinna – Esiste un limite alla propaganda ideologica dei partiti? Certamente sì, quando viola le più elementari regole della civile convivenza, assumendo evidenti forme facilmente impugnabili persino in sede penale per chiara istigazione a forme di razzismo o xenofobia.

In molti comuni della provincia di Savona fenomeni di questo genere, come in tutta Italia del resto, di certo non mancano; i problemi nati con i forti flussi migratori degli ultimi anni ancora oggi spesso non hanno trovato soluzione per le inadeguate politiche di “integrazione” sia a livello nazionale sia a livello locale. Il resto del danno lo creano i media, amplificando fenomeni “politici” di intolleranza in realtà del tutto marginali nel savonese.

È il “caso” da manuale accaduto anche a Loano: uno sparuto gruppo di militanti di estrema destra per trovare visibilità pubblica si è inventato nei giorni scorsi un raid notturno con tanto di macabra messa in scena di un manichino impiccato sulla saracinesca di un commerciante cinese. Una strategia di propaganda già adottata anche a Savona, che fa leva su una messa in scena programmata non tanto per la visibilità reale del “gesto” in sé – che è inizialmente nulla – quanto per la sua “spendibilità” mediatica il giorno dopo. Qualche foto ad effetto, un comunicato stampa e il gioco è fatto: su questo nulla si crea la “notizia”, il caso che dalle cronache locali a volte riesce a rimbalzare persino nell’agorà nazionale. Per i media che si prestano a questo gioco, si può parlare davvero di “dovere di cronaca”? Il dubbio è più che legittimo e il dibattito – non nuovo – rimane aperto.

A Loano contro quella che alcuni militanti de La Destra e di Gioventù Italiana hanno dichiarato essere una “provocazione per richiamare l’attenzione su un tema molto sentito dai commercianti loanesi” sabato l’Anpi ha organizzato in Piazza Rocca un simbolico presidio per dire “No al razzismo”, “contro tutti i neofascismi e neonazismi”. Poco più di un centinaio i presenti in piazza, oltre ai molti passanti che si sono avvicinati al banchetto dell’Anpi per capire di cosa si trattasse; alla manifestazione, sostenuta da molte associazioni, hanno presenziato anche il sindaco Luigi Pignocca e il presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza – per molti anni primo cittadino loanese – che, censurando ancora una volta queste forme di sedicente “provocazione”, hanno ricordato come Loano abbia sempre fatto nella sua storia “dell’inclusione e della diversità un punto di forza”.

* Foto di Silvia Chiappori