Infrastrutture: Lega Nord divisa sulla bretella Albenga – Carcare – Predosa

di Fabrizio Pinna – Lega Nord divisa sulla bretella Albenga – Carcare – Predosa. In piena campagna elettorale per le politiche nazionali di fine febbraio, i candidati “savonesi” del carroccio (Massimo Arecco, Guido Bonino, Nadia Fadel, Stefano Mai, Paolo Ripamonti e Silvana Ramorino) sono intervenuti nei giorni scorsi sull’annosa questione delle mai risolte carenze infrastrutturali della provincia, dicendosi favorevoli a un progetto che in questi anni – nonostante l’appoggio di molti potentati economici e della Camera di commercio – ha spesso visto divisi partiti e associazioni civiche e ambientaliste sulla sua reale utilità e fattibilità, considerato il forte impatto dell’opera sul territorio.

L’idea non è comunque mai stata abbandonata e con le elezioni si è ritornati a discuterne: è «una concreta opportunità di rilancio – hanno dichiarato i candidati leghisti – delle aree svantaggiate e potrebbe costituire un motivo di ripresa economica per la potenziale appetibilità di aree dismesse, come ad esempio quelle di Cairo e Dego. Il Ministero delle Infrastrutture ha inserito tale progetto nella rete Ten-T, che rappresenta l’elenco delle opere considerate più importanti per migliorare la competitività dei trasporti a livello continentale, rendendo possibile il collegamento veloce con il nord Europa».

Tutti d’accordo all’interno del carroccio, dunque? In realtà no. Uno dei referenti ponentini della Lega, il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, come già sostenuto in passato rimane sostanzialmente contraria: «Ritengo – ha ribadito oggi – che il progetto di Albenga-Garessio-Ceva, per quanto concerne il nostro comprensorio, risulti più fattibile e vantaggioso rispetto a quello della Borghetto-Carcare-Predosa, anche in relazione al fatto che è necessario, anzi indispensabile, creare al più presto un retroporto: una piattaforma logistica del distretto produttivo direttamente collegato alla Albenga-Garessio-Ceva per un sicuro collegamento a Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia».

La questione di come risolvere le carenze infrastrutturali della provincia, rimane insomma ancora tutta aperta, manifestandosi – com’è noto – esigenze di sviluppo spesso in contrasto tra il territorio ponentino, l’entroterra savonese e Valbormida, frizioni accentuate dall’esiguità dei fondi per investimenti ulteriormente erosi dalla crisi economica.

Si dichiara comunque ottimista il sindaco ingauno Guarnieri: «Albenga-Garessio-Ceva, piattaforma logistica, spostamento a monte della ferrovia e trasferimento autostrada: sono tutte infrastrutture fondamentali per il territorio in generale e per la Città di Albenga in particolare, viaggiano tutte su binari convergenti perché legate l’una all’altra, e sono tutte quante inserite nel nostro programma amministrativo»: «Siamo consapevoli – ammette – che il periodo di crisi economica internazionale può creare seri problemi all’avanzamento dei rispettivi percorsi di queste opere, ma è proprio nei momenti di difficoltà che bisogna sognare, e questi interventi sono decisivi per il rilancio del territorio, della sua economia, delle attività produttive e del turismo».