Albenga: il libro di Gustave Bardy al San Carlo

di Claudio Almanzi – Un appuntamento di grande interesse viene proposto dal Centro culturale La traccia per martedì 15 gennaio. Si tratta della presentazione del libro “La conversione al Crsitianesimo nei primi secoli” di Gustave Bardy. L’incontro di presentazione del volume si svolgerà presso l’Auditorium San Carlo (via Roma, 56), con inizio alle ore 21 e 30. Sarà presente anche Don Giuseppe Bolis, noto docente di Introduzione alla Teologia presso la Cattolica di Milano.

Gustave Bardy, uno dei più grandi studiosi francesi di patrologia del secolo scorso, ci aiuta a capire quali furono i motivi che resero affascinante il Cristianesimo fin dal suo primo apparire. Gli dei pagani, la filosofia, lo stesso giudaismo, non riuscirono a rispondere del tutto al desiderio di verità degli uomini di quel tempo, che abbracciarono la religione cristiana facendo l’esperienza della liberazione dalla fatalità e dal peccato e incontrando la risposta alle esigenze del cuore. Attraverso le testimonianze dell’epoca ci possiamo anche rendere conto di quante esigenze e difficoltà comportava la conversione al cristianesimo. Alcune di queste testimonianze sono particolarmente vivide e coinvolgenti e restituiscono, con commovente immediatezza, la gioia e lo stupore di una vita che cambia e si rinnova. Pregio di Bardy è di comunicarci il tesoro della sua erudizione in un modo niente affatto accademico, così che tutti possiamo addentrarci nella realtà di un mondo tanto lontano nel tempo.

“Il centro culturale La Traccia – dicono gli organizzatori- ha ritenuto opportuno raccogliere l’ invito che ci ha fatto lo stesso presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Don Julian Carron, di riprendere questo testo proprio nell’anno della Fede, indetto da Benedetto XVI. Il libro è di fondamentale importanza ai fini di una corretta comprensione delle caratteristiche del Cristianesimo, ne dimostra la grande adeguatezza alla ricerca razionale dell’uomo e la continuità con la filosofia antica, racconta inoltre l’accadere di un Avvenimento dentro ad un contesto culturale e sociale, che gradualmente lo accoglie, perché lo riconosce corrispondente al bisogno umano”.