PAROLA DI CASSIOPEA – Splendido Natale

di Cassiopea – Quando si pensa ad uno “splendido Natale” si immaginano tavole riccamente imbandite con cornucopie che rovesciano abbondanti dolci e frutta esotica, candele in sontuosi candelabri d’argento così come le posate ed elegantissime portate, innalzate su sofisticate scenografie. Un Natale sfavillante di luci e suoni, ridondante di addobbi e festoni, lusso e mondanità. Un Natale “indimenticabile” come lo propone la pubblicità in televisione.

Niente di tutto questo tranne i termini “splendido” e “indimenticabile” ma per davvero è il Natale dei poveri: la cena ormai storica che si consuma su lunghissimi tavoli di legno con tovaglie di carta, a base di latte, castagne, e mele. Ingredienti semplici, serviti in piccole porzioni, che obbligano a masticare a lungo, gustandone il sapore intensamente, un sapore lieve che molti palati non riconoscono più, abituati all’eccesso di dolce o di salato. Il latte è dolce, non c’è bisogno di zuccherarlo. Le castagne sono dolci e nutrienti, non ci bisogno di glassarle così come le mele. Tornando a casa con lo stomaco ancora un poco vuoto e con il senso della fame si ringrazia il Signore di avere fame solo una volta all’anno e per scelta, e di essere vivi…

Come si apprezza la salute solo quando la si perde! Si riflette sul gusto della vita, quella vera, fatta di cose vere e buone e sane, fatta di cose autentiche, non solo gastronomicamente parlando! C’è un bisogno disperato di valori, di etica, di spiritualità,. Da ogni parte del mondo giungono grida di dolore: ovunque c’è chi soffre, sia chi muore di fame, sia chi muore di opulenza. Una vita più parca, più sobria, più dignitosa e più pregna di significato: solo questo potrà salvarci. Una vita dove splendido sarà sinonimo di affetto, cura, famiglia, legami d’Amore vero tra persone che si abbracciano invece che monadi che si frastornano e si stordiscono per non fermarsi a pensare. Masticando lentamente una dolcissima castagna.

Come regalo di Natale per tutti i lettori Cassiopea vi dona nove parole su cui riflettere che sono i nove frutti dello spirito (dalla lettera di San Paolo ai Galati): Amore – Gioia – Pace – Mitezza (cioè Pazienza) – Benevolenza – Lungimiranza (Longanimità) – Bontà – Padronanza di sé – Fiducia.

Felice Natale a tutti ma proprio a tutti! La vostra appassionata Cassiopea (e-mail: cassiopea@albengacorsara.it).

* Parola di Cassiopea: la rubrica Corsara di Cassiopea