di Mary Caridi– Finisce l’esperienza di Bruno Robello De Filippis sul giornale satirico “Il  Carciofino”, dopo la sua nomina ad assessore ai Lavori Pubblici: questo è uno dei prezzi che Bruno deve sostenere per rilanciare la sua immagine e recuperare quella serietà che il nuovo ruolo gli impone. Indubbiamente risulta un po’ difficile essere in una squadra insieme al suo bersaglio preferito, Eraldo Ciancherotti al quale ha dedicato paginate e anche un’iniziativa: l’E.C. day, e contemporaneamente attaccare l’amministrazione di cui fa parte.

Si era già compreso che la vena satirica si era spenta il giorno stesso della sua nomina e questo dispiace ai suoi numerosi estimatori che speravano di avere una finestra sul palazzo e le sue beghe interne, ruolo che gli aveva procurato tanti fans. Ora la realtà è mutata e sarà costretto a fare pace con Ciangherotti in nome della sua carica. Ce la farà?

Anche Ciangherotti ha dovuto accettare che da oggi in poi – dicono i pidiellini – non vi siano più le sue esternazioni o i suoi interventi sui quotidiani e dovrà passare attraverso l’addetto stampa del comune, Cristiano Bosco. Una giunta che ha visto Rosy Guarnieri vincente, se il prezzo è quello del silenzio dei suoi assessori; dopotutto Grillo insegna…

L’editoriale di oggi de “Il carciofino” scrive: «Ne siamo certi, è solo un arrivederci. Ne siamo certi, è solo un arrivederci. Ebbene si, Il Carciofino perde, speriamo solo pro tempore, una delle sue spine, una di quelle più acuminate, una di quelle che quando ti punge ti fa un male cane e ti viene voglia di imprecare… Ovviamente sto parlando di Bruno Robello De Filippis, un amico carissimo, fraterno, prima ancora che collega di “carciofate”. Appare evidente, infatti, l’incompatibilità tra la carica di “Carciofetto” e quella decisamente più illustre e nobile che si appresta a ricoprire. Naturalmente a lui vanno tutti i miei migliori auguri affinché sappia farsi onore in quel prestigioso e importante ruolo di amministratore pubblico della sua amata città. Io lo conosco bene e a costo di essere tacciato di parzialità, so quale sia il suo vero valore e quanta passione metta nelle cose che fa. Spero che questa possa essere, per lui, l’occasione buona per scrollarsi di dosso alcuni superficiali giudizi ed etichette poco edificanti che in maniera troppo frettolosa gli sono stati cuciti addosso. Naturalmente non è un santo e spesso ci mette del suo ma non ho mai conosciuto un’altra persona con un cuore grande così».

Quanto durerà il silenzio di Eraldo Ciangherotti e De Filippis è la scommessa che i lettori ora si fanno, mentre Rosy Guarnieri tira un sospiro di sollievo e si rilassa dopo lo stress. Per ora godiamoci una delle  foto autoironiche di Robello De Filippis, ricordando con divertimento questa fase “allegra” della sua vita politica…